Cultura

Le visioni espressioniste di Nando Snozzi

Nando Snozzi

Nando Snozzi all’opera.

Il progetto Ipotesi per un’utopia è il titolo che l’artista bellinzonese, Nando Snozzi, ha scelto per raccontare un percorso legato a interventi teatrali e pittura, una serie di cre/azioni realizzate per il pubblico e messe in scena in un’alternanza dove l’interazione fra diverse espressioni hanno reso visibile l’idea che l’arte è il regno del possibile.

Ma l’arte è anche il gioco che il pittore costruisce con i suoi compagni di viaggio: musicisti, figuranti e attori, strumenti di una narrazione che accompagnano le visioni espressioniste di Snozzi nel bosco delle sue visioni, scenari dell’immaginazione distribuiti nella folle corsa palindroma sulla via della memoria e di esperienze vissute, stravolte, reinventate.
Fra il 2018 e il 2019, Ipotesi per un’utopia ha vissuto dell’incontro con il pubblico, fra la platea teatrale e gli spazi dell’atelier, fra le mura di spazi consacrati alla parola e luoghi di assoluta libertà creativa. Ipotesi per un’utopia è però anche un libro pubblicato da Salvioni edizioni, un testo che offre un’ampia rassegna delle opere pittoriche di Nando Snozzi accompagnate dai suoi testi e da interventi di Antoni G. Pirisi, Maria Pirisi, Sara Groisman, Tommaso Soldini, Andrea Bianchetti e Michele Licheri.
Il volume è stato recentemente presentato alla Biblioteca cantonale di Bellinzona, evento organizzato da Paola Piffaretti, collaboratrice scientifica e responsabile delle attività culturali, una presentazione che in un certo senso ha voluto far riaffiorare la dimensione teatrale senza ricorrere, questa volta, alla pittura bensì lasciandola in un provvisorio limbo semantico facendola riecheggiare attraverso le parole, e la musica, due componenti fondamentali del paesaggio espressivo dell’utopia di Snozzi.
Introdotte dalla musica di Matteo Mengoni (tastiere) con Rocco Lombardi (batteria) e da un video di Claudio Tettamanti, le parole sono state affidate allo stesso Snozzi per una trama di gustose composizioni, dei brevi lampi espressivi provocati dagli slanci tematici del giornalista Lorenzo Erroi. A cui hanno fatto seguito altre riflessioni dell’autore con le intense e più sostanziose letture dell’attrice Margherita Saltamacchia.

Un’ora di gioco dell’arte o un’orgia di trucchi, come ama definirli l’artista, misteri e sorprese di un ladro di idee e di immagini, di parole e di sogni, dentro un’umanità assetata di violenza.
E fra le pagine del libro si affermano volti, di incanto e violenza, dove sublimi provocazioni espressioniste nascondono ironia e sarcasmo che diventano poesia di messaggi urlati alla ricerca di pace nel paradosso contemporaneo. Ci ricorda infine Snozzi: Recito il diritto di praticare la creatività come decalogo di vita e di gioia, di grido, di dolore e di protesta e come atto di disobbedienza civile…

Giorgio Thoeni

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