Arte

L’Esposizione dell’Avvento torna al m.a.x. museo

Per il terzo anno consecutivo, il m.a.x. museo di Chiasso propone l’Esposizione dell’Avvento, appuntamento del periodo natalizio grazie al quale è possibile ammirare un’opera in tema normalmente non visibile al pubblico. L’opera scelta per queste festività è Madonna con Bambino (1635-1640) di Erasmus Il Quellinus, detto Erasmo il Giovane, artista della scuola di Pieter Paul Rubens. L’opera si trova nell’atrio del m.a.x. museo e potrà essere ammirata gratuitamente fino all’8 gennaio 2023. Il quadro, appartenente a una collezione privata ticinese, è stato temporaneamente trasferito dal luogo dove è custodito abitualmente, presso OLG International a Chiasso, con cui il museo ha sancito un accordo con il sostegno del Comune, dell’AGE SA e con la sponsorizzazione tecnica di Helvetia Assicurazioni. Oggi, giovedì 22 dicembre, alle ore 17, si terrà una visita guidata con Nicoletta Ossanna Cavadini.

Madonna con Bambino è un quadro devozionale realizzato nei primi anni ‘30 del Seicento: un particolare lo ascriverebbe proprio al 1633, quando il pittore Erasmus II Quellinus aveva 26 anni. Infatti le fonti storiografiche indicano che l’opera celebra la gioia di Rubens quando ebbe dalla seconda moglie Hélène Fourment il primo figlio maschio. La Madonna ed il Bambino si stagliano su uno sfondo scuro, un fascio di luce diffusa crea una sorta di aureola indefinita attorno al volto della santa, mentre il Bambino, coperto solo dal drappo bianco tenuto con la mano sinistra, siede sul ginocchio sinistro della Madonna, ed è illuminato da una fonte presente sulla sinistra (fuori del quadro). Il Bambino ha un’aureola di cultura fiamminga con sette lame di luce che coronano il suo capo. Interessante il linguaggio delle mani: la Madonna tiene amorevolmente il Bambino in modo che non cada, mentre la mano destra di Gesù è sollevata nel gesto classico di benedizione e indica la retta via da seguire. L’altra tiene il panno simbolo del sudario. Il corpo del Bambino è in torsione opposta alla testa leggermente inclinata, in linea parallela al viso della Madre, ma speculare ad esso. Il corpo giunonico della giovane Maria è avvolto da un manto rosso e blu come da tradizione iconografica, sulla spalla destra un drappeggiato velo beige copre anche i suoi capelli. Entrambi gli sguardi dei soggetti del quadro sono rivolti all’osservatore ma in due modi diversi: la Madonna frontalmente e il Bambino in una linea inclinata, tanto da formare una linea-forza a zig-zag. L’iconografia della Madonna con in braccio il Bambino che sembra muoversi vivacemente fa parte del repertorio classico e riporta all’agitazione del piccolo che ha la consapevolezza di dover patire la Passione e ne prova angoscia e paura. Maria, infatti, nella mano destra tocca il panno bianco di Gesù (che simboleggia il sudario), mentre con la sinistra impedisce al Bambino di cadere. Il drappeggio del manto della Madonna e del velo che attornia il capo è dipinto con grande maestria e lumeggiature, il chiaroscuro dell’incarnato è molto sensuale. L’influenza del grande maestro Rubens è molto visibile nell’allievo sia nella composizione del soggetto dell’opera sia nel rapporto plastico-cromatico delle figure umane e negli effetti luministici che delineano il passaggio fra Barocco e Classicismo.

Aperture speciali del m.a.x. museo: Lu 26.12.22, Do 01.01.23, Ve 06.01.23 (ore 10-12, 14-18). Chiusure festive: 24.12.22, 25.12.22, 31.12.22.

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