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“Lingua Madre” vince il Premio speciale Ubu 2021 per il Teatro

“Poesie anatomiche”. © REC – LAC 2021

La produzione digitale del LAC Lingua Madre – Capsule per il futuro, già insignita del Premio Hystrio nella categoria Digital stage, vince il Premio speciale Ubu 2021. Il Premio segnala i progetti che si sono contraddistinti in questo anno così particolare per il teatro dal vivo. Carmelo Rifici e Paola Tripoli, ideatori del progetto, hanno ritirato il Premio nel corso della cerimonia svoltasi ieri sera – lunedì 13 dicembre – a Riccione e trasmessa in diretta da Rai Radio3.

Il Premio Ubu attribuisce riconoscimenti al miglior spettacolo, alla regia, alle scene, ai testi, alle musiche, agli attori e anche agli organizzatori (in tutto sono 17 le categorie), individuando i più meritevoli tra gli spettacoli prodotti in Italia in una Stagione. Quest’anno, per far fronte alla riduzione dell’attività dal vivo per l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia, il periodo di riferimento è diventato biennale (1° settembre 2019 – 31 agosto 2021).

Nel seguito la motivazione della giuria: «Ad animare Lingua Madre di LAC Lugano Arte e Cultura è stato un gruppo di pensiero, che ha messo in sinergia competenze drammaturgiche e curatoriali. Si è costituito così un compatto palinsesto multimediale, capace di riflettere con e su il tema del linguaggio. Video artistici, creazioni sonore, documentari, conferenze: dietro ad ognuna delle proposte, diverse ed eterogenee, si coglie però il solido filo che la lega alle altre, e si avverte così la mano di un’autentica cura editoriale. Nella densa “dichiarazione d’intenti” il gruppo di Lingua Madre ha del resto preso posizione – come esigeva il complesso momento storico – ha scelto di dare rilevanza ai processi invece che ai prodotti e ha tentato di rimettere al centro il corpo umano anche nel digitale. Lingua Madre ha così testimoniato che avventurarsi nel digitale senza abbassare il livello della proposta artistica esige, se possibile, una visione ancora più lucida e un impegno ancora più deciso».

Progetto artistico totalmente inedito, Lingua Madre – Capsule per il futuro ha coinvolto decine di artisti e intellettuali su altrettanti progetti digitali presentati online durante la scorsa primavera e tutt’ora disponibili sul sito del LAC. Un impegno produttivo importante, frutto di un intenso lavoro di gestazione durato cinque mesi nei quali Carmelo Rifici, direttore artistico del LAC, e Paola Tripoli, direttrice artistica del FIT Festival, hanno ampliato il pensiero artistico condiviso, sintetizzandolo in un manifesto, un vero e proprio decalogo che ne riassume i contenuti. Una dichiarazione d’intenti firmata da Rifici e Tripoli insieme agli autori del comitato editoriale: Angela Dematté, che accompagna il lavoro di Rifici da tempo, Riccardo Favaro giovane drammaturgo, vincitore del Premio Scenario e finalista al Premio Riccione, Francesca Sangalli scrittrice, sceneggiatrice e drammaturga, Lorenzo Conti che si occupa di curatela e formazione nel campo della danza ed è consulente del LAC.

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