Conferenza

L’italiano, lingua giovane dal cuore antico

(Da sin.): Il prof. Bruno Zazio, Presidente della Società Dante Alighieri di Locarno, il prof. Giuseppe Patota, e Stefano Vassere, Direttore delle Biblioteche cantonali.

Guardare solo e soltanto a come i giovani, oggi, stiano modificando la lingua, a volte distorcendola, a volte reinventandola, senza pensare al passato di questa stessa lingua, alle sue modalità di sviluppo, di crescita, di trasformazione può essere fuorviante. Anche perché lo stesso volgare italiano, in un certo periodo storico, fu guardato e considerato come “lingua giovane” e, se non dei “giovani”, almeno del “popolo”. Lo attesta il primo documento in assoluto che ne reca traccia e passato alla storia con il nome di “Placito di Capua”. A partire dalla ricostruzione storica di questo prezioso e insostituibile documento ha preso avvio – lo scorso martedì 25 settembre, presso la Sala congressi di Palazzo Borghesi a Locarno, su invito della locale Società Dante Alighieri e della Biblioteca cantonale di Locarno, in occasione della 22esima edizione della Settimana della Lingua italiana nel Mondo – la conferenza di Giuseppe Patota, Professore ordinario di Linguistica italiana presso l’Università di Siena-Arezzo e membro dell’Accademia della Crusca.

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