Cultura

Festival di Locarno: il Pardo d’oro va A Land Imagined di Yeo Siew Hua

Con il suo passo felpato il Pardo d’Oro di questa 71esima edizione ha trovato casa in Oriente. E più precisamente a Singapore, patria di Yeo Siew Hua che con il suo A Land Imagined ha sbaragliato la concorrenza. Un bel film in cui la realtà virtuale e quella reale si mischiano per creare un nuovo spazio (sia interiore sia esteriore). Una pellicola che deve molto a registi come Wong Kar-Wai, anche se personalemente ho preferito altre produzioni come M, al quale è andato il premio speciale della giuria. Una pellicola, quest’ultima, coraggiosa  che fa emergere un problema importante come gli abusi nella comunità ultra ortodossa in Israele. Ma andiamo avanti. Il pardo per la miglior regia è andato a Tarda Para Morir Joven di Dominga Sotomayor, mentre la miglior attrice è stata giudicata Andra Guti per il ruolo in Alice T. Quello per il miglior attore è stato dato a Ki Joobong nel suo meraviglioso ruolo in Gangbyun Hotel del già premiato a Locarno Hong Sangoo. Una menzione speciale, infine, è andata al britannico Ray & Liz.

Il Pardo d’Oro nella sezione Cineasti del presente è andato a Chaos di Sara Fattahi, il miglior regista emergente è stato giudicato Tarik Aktas per Dead Horse Nebula. Altri premi minori sono andati a Closing Time e Fausto.

Nella sezione Signs of Life ha vinto Hai Shang Cheng Shi e per la sezione First Feature Alles ist gut.

Veniamo ai Pardi per i cortometraggi. Il concorso internazionale è stato vinto da Emmanuel Marre (Belgio) per il suo D’un château l’autre, il pardino d’argento lo ha ricevuto Heart of Hunger e la miglior regia è stata attribuita a El Labirinto di Laur Huertas Millàn. Il premio Medien Patent se lo è aggiudicato Je sors acheter des cigarettes e la menzione è andata a La maxima Longitud de un puente.

Il concorso nazionale dei pardini se lo è portato a casa Los que dessan di Elena Lopez Riera, il pardino d’argento è andato a Abigail e la miglior speranza è stata giudicata Ici le chemin des Ânes.

Il premio del pubblico UBS lo ha vinto il film di Spike Lee, già premiato a Cannes, per il suo Blackkklansman. Mentre quello denominato Variety Piazza Grande è andato a Le vent tourne.

Sono stati 293  i film mostrati in meno di due settimane, 18 sotto il cielo di Piazza Grande e 15 in Concorso internazionale. E per il direttore uscente Carlo Chatrian «è stata un’edizione ricca e diversificata, come è nella tradizione di un festival che non ha paura di accostare gli estremi e di unire il sorriso alla riflessione. Agli ospiti che hanno portato la loro esperienza e simpatia, si sono affiancate proposte nuove che sono state ben accolte».

L’appuntamento con la rassegna locarnese, e soprattutto con la nuova direttrice (sembra che sarà donna) è per il 7 di agosto del 2019.

                                                                                                                                                                                                                         Nicola Mazzi

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