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Lugano, i primi dettagli sulla Conferenza per l’Ucraina

Il Governo ticinese ed il presidente della Confederazione Ignazio Cassis hanno presentato oggi, lunedì 20 giugno, lo stato attuale dei preparativi per l’Ukraine Recovery Conference, in programma il 4 e il 5 luglio a Lugano. All’URC 2022 si discuterà delle prospettive attuali per la ricostruzione e dei contributi apportati dai partner internazionali. All’ordine del giorno figurano in particolare le priorità, i metodi e i principi della ricostruzione. Per l’occasione sono state invitate delegazioni internazionali provenienti da oltre 40 Stati e di circa 20 organizzazioni internazionali. Oltre all’Unione europea saranno rappresentate anche organizzazioni internazionali come l’OCSE o la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo. Parimenti è già confermata la partecipazione di numerosi primi ministri e ministri degli esteri. La partecipazione del presidente Volodymyr Zelensky e del primo ministro Denys Shmyhal è confermata e avverrà in forma fisica o virtuale, a dipendenza dell’evolversi della situazione in Ucraina. Sono inoltre attesi esponenti dell’economia privata e della società civile.

Ignazio Cassis ha ringraziato le autorità ticinesi per il sostegno in vista della URC 2022 e si è detto fiducioso che la popolazione della città di Lugano mostrerà comprensione per le limitazioni imposte dall’evento di inizio luglio. «La grande solidarietà nei confronti dei profughi ucraini dimostra quanto profondamente la popolazione in Svizzera e in Ticino sia toccata da questa guerra. La via per la ricostruzione passa attraverso un processo politico e diplomatico ampiamente condiviso. La Svizzera e l’Ucraina intendono avviare questo processo a Lugano con partner internazionali», ha spiegato il presidente della Confederazione. La conferenza a Lugano – ha ricordato Cassis – era stata pianificata nella stessa data da molto tempo, ben prima dell’inizio del conflitto. Non è una conferenza di donatori, ha precisato, ma mira a portare un ampio sostegno dei partner internazionali al processo di ricostruzione in Ucraina. Questo sostegno può assumere diverse forme e spetta agli Stati e alle organizzazioni partecipanti decidere come esprimerlo. Alla fine della Conferenza dovrebbe essere presentata la “Dichiarazione di Lugano“, con i principali risultati raggiunti. È ancora troppo presto per avanzare delle cifre, ma secondo alcune stime la ricostruzione dell’Ucraina dovrebbe costare almeno 600 miliardi di franchi.

Come deciso dal Consiglio federale durante la seduta del 10 giugno, la Confederazione contribuirà nella misura dell’80 per cento ai costi per la sicurezza sostenuti dal Cantone Ticino. La direzione generale dell’operazione spetta alle autorità ticinesi, in particolare alla polizia cantonale. Il concetto di sicurezza sarà adeguato costantemente alla situazione con l’obiettivo «di garantire un alto livello di sicurezza, limitando il più possibile i disagi alla popolazione e alle attività commerciali del centro Città», ha dichiarato il comandante della Polizia cantonale Matteo Cocchi. Il Consiglio federale ha inoltre approvato l’impiego sussidiario dell’Esercito come partner della Rete integrata Svizzera per la sicurezza, con un massimo di 1600 effettivi, e una restrizione temporanea dell’uso dello spazio aereo. In collaborazione con l’Italia, le Forze aeree svizzere intensificheranno il servizio di polizia aerea con aerei da combattimento e mezzi di difesa terra-aria.

Il programma culturale a margine dell’URC2022 sarà all’insegna della solidarietà con le persone rimaste in Ucraina e con i profughi. Come esempio dei legami culturali tra i due Paesi, nelle prossime settimane saranno affissi a Lugano manifesti raffiguranti gli edifici storici di Odessa progettati da architetti ticinesi. Inoltre il 4 luglio è previsto un concerto di musica classica al LAC con il pianista Oleksiy Botvinov e un concerto in Piazza Manzoni durante il quale si esibiranno un gruppo folk e un DJ ucraini.

Come preannunciato, la conferenza sull’Ucraina comporterà numerose conseguenze per l’accessibilità e la viabilità, nella zona tra il centro di Lugano e il Palazzo dei congressi, ma non solo. Tutti i dettagli sono disponibili sul sito creato dal cantone, sul quale sono pubblicati i piani dettagliati riguardanti strade chiuse, percorsi alternativi, parcheggi e navigazione.

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