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“Mare morto”, una riflessione sui migranti

Venerdì 1 febbraio alle ore 20:30 (con replica il 2 alla medesima ora e il 3 alle 16:00), al Teatro Foce di Lugano si terrà lo spettacolo Mare Morto, della compagnia Officina Teatro. L’evento, promosso dalla Rassegna HOME, in collaborazione con LuganoinScena, parte dalla necessità del direttore artistico della compagnia, Mirko d’Urso, di dare voce alla tragedia dei migranti che affrontano il mar Mediterraneo con la speranza di un futuro migliore. Lo spettacolo si avvale della drammaturgia e della regia di Simone Gandolfo, che ha visto con i propri occhi la delicata situazione della popolazione libica.

 

Il noto regista ha infatti trascorso due mesi in mare aperto a 30 miglia dalle coste libiche, al fine di realizzare una serie Tv documentaria sui salvataggi dei migranti. Da questa esperienza è nata, come dichiara egli stesso, «l’esigenza di raccontare […] la storia di chi, nonostante non abbia nulla, ha la cosa più importante che serve per sopravvivere: ovvero un’incrollabile fede nel futuro e nell’amore». Lo spettacolo, consigliato ad un pubblico dai 14 anni, è descritto come “una favola” perché, sottolinea Gandolfo «il senso delle favole è proprio quello di ricordare alla parte più pura di noi cosa sia il Bene e cosa il Male». Queste, dunque, le premesse dello spettacolo, occasione di molteplici spunti di riflessione.

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