Letteratura

Mendrisio, incontro con l’autore Wu Ming 1

Un incontro particolarmente rilevante è quello in programma per domenica 7 novembre alle 16.30, a La Filanda di Mendrisio (Via Industria 5), dove Wu Ming 1, autore del libro La Q di Qomplotto, dialogherà con Ivan Cenzi, ideatore e curatore di Bizzarro Bazar. L’appuntamento sarà dedicato all’ultimo libro di Wu Ming 1, che affronta il tema delle fantasie di complotto a partire dal fenomeno QAnon. L’evento, parte della dodicesima edizione della Biennale dell’immagine di Chiasso dedicata al tema FAKE/Visual Distortion, è in collaborazione con ChiassoLetteraria e il Cineclub del Mendrisiotto.

L’incontro verterà sul libro di Wu Ming 1, La Q di Qomplotto. QAnon e dintorni – Come le fantasie di complotto difendono il sistema, opera “solista” dello scrittore che fa parte di Wu Ming, collettivo di scrittori provenienti dalla sezione bolognese del Luther Blissett Project (1994-1999), divenuto celebre con il romanzo Q. A differenza dello pseudonimo aperto “Luther Blissett”, “Wu Ming” indica un preciso nucleo di persone, attivo e presente sulle scene culturali dal gennaio del 2000. Tenendo insieme reportage e dialogo filosofico, analisi critica, racconto onirico e autobiografia, Wu Ming 1 racconta la parabola di QAnon, sgombra il campo da concetti inutili o dannosi e riflette sul ruolo delle fantasie di complotto nelle nostre società.
Nella sua famosa lectio magistralis sul complottismo, tenuta nel 2015 all’Università di Torino, Umberto Eco iniziava dalla distinzione tra i complotti reali, che storicamente sono esistiti ed esistono, e la «sindrome del complotto», cioè i «favoleggiamenti di complotti talora cosmici di cui è popolato internet». Proprio su questo tipo di fantasie verterà la conversazione con Wu Ming 1, analizzando le dinamiche e la portata sociale di queste mitopoiesi “impazzite”.

L’approccio più comune di fronte a simili narrative collettive è il cosiddetto debunking, ovvero il dimostrare, dati alla mano, le falsità e gli errori interpretativi alla base dell’idea di complotto. Ma il problema del debunking è che convince solo chi è già convinto, mentre non sposta le credenze degli adepti di quell’idea. Per contrastare efficacemente le fantasie di complotto, è dunque essenziale comprendere appieno che tipo di dispositivi narrativi siano, come si formino, quali siano i topos che si rincorrono e si reincarnano dall’una all’altra, e soprattutto a quali bisogni psicologici rispondano. Desiderio di reincanto del quotidiano? Rabbia per le ingiustizie sociali, benché indirizzata nella direzione sbagliata? E infine: si può smontare una fantasia di complotto lasciando intatto il sentimento di mistero e di meraviglia che essa suggerisce?

Sempre domenica 7 novembre, alle 19.00 al Cinema Multisala Teatro (Via Vincenzo Vela 21) a Mendrisio ci sarà ultimo appuntamento della rassegna Cinema-Falsità, curata per la Biennale dell’immagine di Chiasso dal regista Francesco Rizzi e dal Cineclub del Mendrisiotto. Il film Lessons of Darkness, di Werner Herzog (1992, 54’), concluderà la serie di film documentari dedicata al rapporto tra vero e falso nel cinema che ha accompagnato questa edizione della Biennale dell’immagine. Il film sarà introdotto da Ivan Cenzi con Francesco Rizzi.
Le straordinarie immagini dei pozzi petroliferi incendiati dalle truppe di Saddam Hussein in ritirata dopo la sconfitta nella Guerra del Golfo nel 1991 disegnano uno scenario apocalittico che Herzog utilizza per trasfigurare la realtà in un solenne requiem per un pianeta distrutto. Una visione straniante e indimenticabile.

Scena del film Lessons of Darkness di Werner Herzog.

 

 

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