Arti figurative

Milano, “Ceramics” in mostra all’Istituto Contemporaneo per le Arti

Un’indagine sulla ceramica come medium artistico ecco cos’è Ceramics, la mostra che da venerdì 21 giugno a domenica 15 settembre 2019 riempirà le sale dell’ICA (Istituto Contemporaneo per le Arti) di Milano. Il percorso espositivo racchiude al suo interno due progetti che offrono una visione delle tendenze attuali nel campo della ceramica d’arte in Gran Bretagna: la prima dal titolo Equivalenze (Equivalence) – new work by Julian Stair; la seconda Verso Nuovi Canoni (Towards New Canons) – ceramics and contemporary art in Great Britain.

Julian Stair, Large Jug, 2018. Credits Marcus Leith.

Equivalenze (Equivalence) – new work by Julian Stair
Si classifica come il progetto più recente dell’artista, il cui intento è quello della riflessione sulla funzionalità del contenitore in ceramica attraverso il contrasto tra la sua dimensione reale, esperita quotidianamente, e il suo ingrandimento di scala.

Julian Stair è considerato uno dei maggiori ceramisti del Regno Unito, la sua carriera artistica prende il via dal 1982 dove ha iniziato a partecipare a diverse mostre di livello internazionale.
Da riti di passaggio al gesto quotidiano del tocco di una tazza, il lavoro di Stair celebra le dinamiche di utilizzo della ceramica e il modo in cui essa permea l’esperienza umana, diventandone parte integrante.

Il percorso espositivo di Equivalenze (Equivalence) – new work accosta ceramiche di estrazione domestica di grande formato – simili a vasi e brocche – a un numero equivalente di opere in formato minore, sorrette da mensole a parete. “Aumentando le dimensioni, cambiano il contesto e la percezione di forme ceramiche molto familiari, – spiega l’artista – la ricontestualizzazione di questi oggetti esclude la possibilità di un loro utilizzo, li rende inutili, e consente di considerarli in modo differente. Si presentano nella purezza di forme scultoree, che a loro volta portano a una nuova comprensione dei loro equivalenti più piccoli in mostra”. Il volere di Stair è quello di creare forme che riescono ad abbinare le idee a un’essenza, cioè di sottolinearne la forma pura e astratta, al di fuori del contesto sociale di utilizzo.

Sam Bakewell, Leavings, II (Time for Waste), 2018, Parian.

Verso Nuovi Canoni (Towards New Canons) – ceramics and contemporary art in Great Britain.
È una mostra collettiva di sei artisti britannici contemporanei a cura di Tommaso Corvi-Mora (Italia, 1969), che presenta le sue opere in relazione a quelle di altri artisti che hanno scelto la ceramica come medium privilegiato: Sam Bakewell (Gran Bretagna, 1983), Lubna Chowdhary (Tanzania, 1964), Bethan Lloyd Worthington (Gran Bretagna, 1982), Matthew Raw (Gran Bretagna, 1984) e Matthew Warner (Gran Bretagna, 1989).

L’esposizione testimonia la complessità e la vivacità di differenti approcci alla scultura ceramica, accostando opere e pratiche artistiche molto diverse tra loro. Si ha così un dialogo tra sei voci artistiche e dove si pone in relazione ispirazioni arcaiche e visioni futuristiche, predominanza formale e valore funzionale, interesse filosofico e approccio estetico, sulla base di una comune matrice determinata dall’esperienza e da un rapporto di amicizia e stima reciproca.

 

 

 

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