Cultura

Milano, il Mudec riapre le porte con la sua rinnovata Collezione Permanente

In occasione della Milano Art Week, il Mudec apre le porte del Museo con il nuovissimo allestimento della sua Collezione Permanente la quale è completamente rinnovata e, come sempre, a ingresso gratuito.

Il percorso archeologico-storico-artistico si intitola Milano Globale. Il mondo visto da qui, e si pone l’obiettivo di raccontare alcuni fenomeni che hanno profondamento trasformato la nostra società, a partire da opere e storie milanesi e lombarde particolarmente emblematiche. Le opere del museo sono presentate all’interno di una inedita visione in cui ripensare i rapporti, le connessioni e gli scambi che avvennero tra il territorio lombardo e il resto del mondo, partendo dalle testimonianze della cultura materiale.

In un viaggio fatto di quasi 500 opere (di epoche, materiali, tipologie e culture quanto mai diverse), il visitatore ripercorrerà alcuni temi cardini della storia globale attraverso una “lente” milanese. Quella che oggi chiamiamo globalizzazione, infatti, è un processo che affonda le radici nel periodo moderno, dal XV secolo in avanti: le tante e complesse relazioni transcontinentali già esistenti conoscono una grande accelerata anche grazie alle possibilità messe in campo dalla navigazione atlantica e dalla conseguente dimensione intercontinentale dell’impero spagnolo. Questo processo, declinato in modalità diverse nello scorrere dei secoli, ha generato una serie di incontri e scontri che si è materializzato con l’arrivo di una grande quantità di beni e materie prime diverse, che hanno largamente influito sull’economia e la società, anche a Milano.

Milano è stata definita la città più “internazionale” d’Italia. Sebbene per breve tempo capitale dell’Impero Romano, è soprattutto all’inizio dell’età moderna che il profilo internazionale della città inizia a definirsi. Proprio da qui parte il racconto. In un mix di sguardi che si allargano e si restringono, troveremo la città, il suo territorio e il suo tessuto sociale ed economico inserito in dinamiche più ampie: dall’era delle grandi navigazioni alla società dei consumi, dall’età coloniale alla Milano multiculturale. Alla ricerca, appunto, della vocazione internazionale della sua gente.

«La nuova Permanente del MUDEC si mantiene al passo con le trasformazioni della nostra società – spiega la Direttrice del Mudec Anna Maria Montaldo – rispondendo al bisogno della cittadinanza di comprendere la contemporaneità e alle richieste e necessità degli educatori di formarsi in chiave interculturale. Il percorso è stato pensato per fornire strumenti che consentano di affrontare temi complessi, come le migrazioni e il colonialismo, con la consapevolezza di quello che è stato il passato, per costruire un futuro di dialogo»

 

 

 

In cima