Mostra

Museo Vincenzo Vela festeggia il bicentenario della nascita dello scultore ticinese

Nel 2020 ricorrono i duecento anni dalla nascita dello scultore Vincenzo Vela, nato il 3 maggio 1820 a Ligornetto, dove morì nel 1891 dopo un’intensa carriera che gli valse notorietà internazionale. Il Museo Vincenzo Vela, tra le più importanti case d’artista dell’Ottocento europeo, di proprietà della Confederazione Svizzera e gestito dall’Ufficio federale della cultura, celebrerà questo specialissimo anniversario con una mostra monografica. Vincenzo Vela (1820-1891). Poesia del reale sarà aperta ai visitatori dal 25 ottobre 2020 al 5 dicembre 2021. L’esposizione è solo l’ultimo omaggio che il museo di Ligornetto tributa allo scultore ticinese: da maggio ad oggi sono state offerte al pubblico molteplici iniziative online. Entro la fine del 2020 è inoltre prevista la pubblicazione di alcuni importanti progetti editoriali di carattere scientifico, ma anche artistico e divulgativo.

A duecento anni dalla sua nascita, Vincenzo Vela rimane un personaggio affascinante a tutto tondo, attore-protagonista sulla scena artistica e politica del tempo nelle sue due “patrie” di riferimento, la Svizzera e l’Italia. Artista di spicco dell’Ottocento europeo, rinnovò profondamente il linguaggio della scultura, affermandosi come uno dei principali esponenti della corrente realista. Vela fu però anche protagonista della scena culturale e politica del suo tempo: repubblicano radicale, diviso tra due patrie, non esitò a impegnarsi (anche armi in pugno) sia per la causa elvetica sia a favore dell’indipendenza italiana.

 

La mostra

L’esposizione è intesa come un’estensione della mostra permanente esposta al piano terra e, attraverso dodici sezioni, presenta le due anime dello scultore: quella di artista innovativo e versatile e quella di cittadino impegnato e interessato al suo tempo. Su entrambi i versanti Vincenzo Vela seguì con determinazione la propria strada, un fatto che già in giovane età gli garantì un enorme successo. L’intento della mostra è di porre l’accento su alcuni aspetti specifici. Tra questi si ricorda il metodo di lavoro innovativo dell’artista, volto a rappresentare il reale in modo fedele alla natura e allo stesso tempo all’espressione interiore e alla verità, che fa di Vela il capofila della scultura di stampo realista alla metà del XIX secolo.

Trovano però spazio anche tematiche più intime e sovente trascurate della sua produzione, come la scultura d’infanzia, senza tuttavia tralasciare il rapporto profondo che lo scultore ticinese ebbe con la rappresentazione del potere e con gli avvenimenti politici del suo tempo. Accanto ai gessi provenienti dalle collezioni del museo, si fa ricorso ad alcuni prestiti e all’inclusione di materiale di studio, calchi dal vero, maschere funerarie, disegni e soprattutto fotografie, che non solo sono serviti da modelli o da fonti di ispirazione, ma che hanno costituito la base per lo sviluppo del suo stile naturalistico, meglio definito come “verismo”. Oltre che come artista, lo scultore si è distinto per l’uso attento e precoce del mezzo fotografico, al quale è dedicata la seconda parte della mostra, che prende lo spunto dalla ricca e variegata collezione fotografica presente al Museo.

Visite guidate. Nel rispetto delle misure sanitarie decretate dalle autorità competenti, il Museo rinuncia all’inaugurazione alla presenza del pubblico e delle autorità. Tuttavia, domenica 25 ottobre sono organizzate delle visite guidate alla mostra (gruppi di massimo 8 persone), con prenotazione obbligatoria: alle ore 11.00 e 17.00 visita guidata a cura di Gianna A. Mina, Direttrice Museo Vincenzo Vela e curatrice della mostra (in italiano); alle ore 15.00 visita guidata a cura di Marc-Joachim Wasmer, storico dell’arte e co-curatore della mostra (in tedesco). Inoltre, il 1° novembre 2020 e il 6 dicembre 2020, dalle ore 15.00 alle 16.00, è possibile partecipare a visite guidate (sempre per gruppi di massimo 8 persone) con un costo aggiuntivo sul biglietto di entrata.

 

Attività svolte e in corso nel 2020

Durante il mese di maggio, in collaborazione con l’Associazione Musica nel Mendrisiotto, sono stati registrati e pubblicati sui canali social e sul sito del Museo una serie di concerti, come pure sono state promosse in partenariato con la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana diverse iniziative riguardanti film e documentari sull’artista riproposti in streaming o su RSI play. È stata anche pubblicata (in formato e-book) l’edizione aggiornata dell’apprezzata guida pubblicata nel 2003 dalla Società di storia dell’arte in Svizzera e sono stati offerti al pubblico quattro nuovi itinerari dedicati allo scultore e pubblicati sull’applicazione smARTravel, che si affiancano alla guida dedicata alle collezioni appena aggiornata.

Tra le attività di questi mesi si segnala anche G comeuna singolare installazione dell’artista Fiorenza Bassetti, un corpo vegetale di 13 metri di diametro costituito da oltre 1500 bulbi di gladiolo, a formare una gigantesca G, nonché la mostra itinerante Vela in 3D firmata dai fotografi Philippe Antonello e Stefano Montesi, che presenta immagini fotografiche di grande formato stampate con la tecnica del 3D, rappresentanti alcune tra le più note opere di Vincenzo Vela. Dopo aver fatto tappa al Palacinema di Locarno, la mostra è attualmente esposta al Museo di Leventina a Giornico (fino al 25 ottobre).

 

Prossime pubblicazioni

Tra le iniziative editoriali promosse dal Museo entro il 2020 si segnalano la versione cartacea dell’edizione aggiornata della guida pubblicata nel 2003 dalla Società di storia dell’arte in Svizzera, il volume Il monumento funebre a Vincenzo Vela, nella collana Saggi sulla scultura, che documenta il recente restauro della tomba dell’artista sostenuto dal Municipio di Mendrisio, e un’originale biografia di Vincenzo Vela in versione graphic novelfirmata dall’illustratore zurighese Hannes Binder con testi di Alberto Nessi.

Alla Biblioteca cantonale di Lugano (il 13 ottobre) verrà inoltre presentato l’imponente Carteggio di Vincenzo Vela, pubblicato per le Edizioni dello Stato del Cantone Ticino. Curato da Giorgio Zanchetti, l’epistolario costituisce un imprescindibile complemento allo studio e alla comprensione del percorso umano e artistico di Vela. Sempre nel corso del prossimo anno sono previste altre pubblicazioni – di contenuto scientifico, ma anche letterario e artistico – e, a conclusione dell’anno del bicentenario veliano, una giornata di studi e riflessioni su Vincenzo Vela e sulla sua opera. Tutte le manifestazioni si terranno nel rispetto dei piani di protezione istituzionali.

In cima