FIT Festival

Nel bosco dell’ordinato caos di Tabea Martin

FIT 2022 - Tabea Martin

“Geh nicht in den Wald im Wald ist der Wald” di Tabea Martin. © Rio Basel – Helen Ree

Si può raccontare l’esclusione, la discriminazione, il razzismo attraverso la danza? Domanda retorica: evidentemente sì.

Per farlo bene può servire il contributo di un insieme di teatralità, di gesti, azioni e parole che corrono parallele, messe in campo da una geniale  e gioiosa architettura coreografica, come una chiassosa ricreazione di bambini dispettosi. Per ottenere risultati eccellenti, la danza contemporanea svizzera può vantare con Tabea Martin, un’artista in grado di comporre un bouquet perfetto per raccontare spiazzando, divertendo, provocando, guardando negli occhi lo spettatore.

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