Chimica

Nobel per la chimica 2023, premiata la scoperta dei punti quantici

L’Accademia dei Nobel ha deciso di assegnare il premio Nobel per la Chimica 2023 a tre ricercatori attivi negli Usa nel settore delle nanotecnologie «per la scoperta e la sintesi dei punti quantici». Si tratta di Moungi Bawendi, del Massachusetts Institute of Technology (MIT), Louis Brus dell’Università Columbia, e Alexei Ekimov, che lavora alla Nanocrystals Technology.

Il lavoro sulle nanotecnologie ha permesso di fare la scoperta del quantum dot, i punti quantici. Si tratta di nanoparticelle di materiali semiconduttori, solitamente metalli o leghe metalliche, che possono trovare varie applicazioni perché dotate di proprietà elettroniche che permettono di modularne i livelli energetici e la lunghezza d’onda di assorbimento ed emissione. I punti quantici sono considerati la base per moltissime tecnologie, dalle comunicazioni all’ottica, ai futuri computer superveloci o la diagnosi per immagini per la biomedicina.

Moungi Gabriel Bawendi è un chimico statunitense di origine tunisina. È professore al Massachusetts Institute of technology e la sua attività di ricerca si concentra sulla scienza e sulle applicazioni dei nanocristalli, in particolare sui nanocristalli semiconduttori. Louis Brus è professore di chimica alla Columbia University. È lo scopritore dei nanocristalli semiconduttori colloidali. Nella sua carriera ha vinto numerosi riconoscimenti, tra qui il Bower award 2012 e il Prize for achievement in science del Franklin Institute, ma anche il Premio Kavli per le nanoscienze nel 2008. Aleksej Ekimov è un fisico russo dello stato solido che ha scoperto i nanocristalli semiconduttori. Ha lavorato per anni all’Istituto ottico statale Vavilov e ricevuto il Premio di stato dell’URSS in scienza e ingegneria. Attualmente lavora per la Nanocrystals Technology Inc.

I nomi sono stati rivelati per errore in anticipo: secondo i media svedesi, l’Accademia reale delle scienze avrebbe annunciato per sbaglio i vincitori con un comunicato stampa arrivato in molte redazioni prima dell’orario dell’annuncio ufficiale. L’Accademia svedese aveva smentito dicendo che la decisione non era ancora stata presa al momento della diffusione della notizia: «L’incontro inizia alle 9.30, quindi questa mattina presto non era stata presa ancora alcuna decisione». Tuttavia, i nomi sono stati invece poi confermati nell’annuncio a Stoccolma.

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