Cultura

Nuovo volume dedicato a Giocondo Albertolli

Ritratto di Giocondo Albertolli, opera di Carlo Gerosa, 1837 ca. (Accademia di Belle Arti, Milano).

È in programma per martedì 26 marzo, alle ore 18.30, la presentazione del nuovo libro Ornato e architettura nell’Italia neoclassica. Il fondo degli Albertolli di Bedano, secoli XVIII-XIX, promosso dall’Archivio di Stato di Bellinzona e parte delle Edizioni dello Stato del Canton Ticino.

Il volume, a cura di Carlo Agliati, Paola Cordera e Giuliana Ricci, è dedicato all’attività d’arte e di architettura della famiglia Albertolli di Bedano (Lugano), il cui rappresentante più illustre è Giocondo Albertolli, attivo soprattutto nella Milano neoclassica. All’interno del libro, numerosi sono i contribuiti di studiosi specialisti in materia.

Attraverso questa opera si vuole offrire ad un pubblico allargato la fruibilità dei preziosi materiali archivistici legati alla stagione dell’emigrazione artistica dei ticinesi nelle contrade d’Europa. Tra questi fondi, quello degli Albertolli: il volume ne descrive i contenuti, ricostruendo l’attività di questa famiglia di mastri costruttori originari del villaggio di Bedano nella valle del Vedeggio, specializzati nell’ornamento a stucco di grandi palazzi nobiliari e del potere politico, dapprima in Val d’Aosta, in seguito a Parma, Firenze e soprattutto Milano. Nella capitale lombarda il più celebre esponente del “clan” familiare, il grande Giocondo Albertolli (1742-1839), apprezzato architetto, ricoprì a lungo il ruolo di professore nell’Accademia di Belle Arti di Brera, orientando il “buon gusto ornamentale” di intere generazioni d’artisti.

Alla presentazione interverranno: Manuele Bertoli, consigliere di Stato, direttore del Dipartimento dell’Educazione, della Cultura e dello Sport; Marco Poncioni, direttore dell’Archivio di Stato del Cantone Ticino; Fernando Mazzocca, storico dell’arte all’Università degli Studi di Milano; Giuliana Ricci, storica dell’architettura, Politecnico di Milano; e Carlo Agliati, archivista.

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