Cultura

Padiglione Arte Contemporanea Milano, ecco tutti gli appuntamenti dell’estate

Sono diversi gli appuntamenti in programma nei prossimi mesi al PAC (Padiglione Arte Contemporanea) di Milano, i quali innescano un dialogo tra danza, arte e musica nella mostra personale di Luisa Lambri e nella Project Room di Zehra Doğan.

GLI EVENTI
Si parte martedì 22 giugno alle 18:30 con il progetto Tracce Di Sé, Chiara Ameglio e Stefania Ballone danzeranno tra le opere di Lambri. Lo sguardo gettato alle tante suggestioni dall’immaginario fotografico della mostra, un intervallo nel percorso coreografico che ognuna delle danzatrici sta immaginando e che in autunno prenderà forma nella sezione “Affollate Solitudini” del Festival MILANoLTRE. Spazio e luce, fondamentali nell’opera di Luisa Lambri, diventano il punto di partenza di corpi in movimento tesi a tracciare una relazione necessaria con l’architettura del PAC. Il lavoro sonoro della vocalist israeliana Yifeat Ziv, The Amazonian Traces accompagnerà la parte finale della performance, esplorando l’intima relazione tra l’ascolto dell’ambiente e la voce umana.

Martedì 6 luglio alle 18:30 l‘artista Zehra Doğan presenta in anteprima la sua graphic novel Prigione n.5, diario illustrato dal carcere dove è stata rinchiusa: la prigione numero 5 di Diyarbakir, nella Turchia orientale, inscritta nella storia del paese come luogo di persecuzione, ma anche di resistenza e di lotta del popolo curdo.
Testimonianza autobiografica di straordinario coraggio e profonda ingiustizia, la graphic novel pubblicata da BeccoGiallo (2021) è il risultato di un lavoro ostinato e creativo che ha trasformato quasi tre anni di reclusione in resistenza.  I disegni che lo compongono, fatti uscire clandestinamente dalla prigione, sono stati realizzati da Zehra Doğan nonostante la mancanza di materiale, sfidando muri e divieti. La graphic novel, presentata dall’artista insieme al direttore della casa editrice Federico Zaghis, sarà il punto di partenza per aprire un dialogo con la curatrice della mostra Elettra Stamboulis sulla pratica dell’artista e sul suo attivismo, e con il direttore del Festival dei Diritti Umani, Danilo De Biasio per inquadrare l’esperienza dell’artista nel più ampio contesto storico-politico e umanitario in relazione al tema dei diritti umani e dei diritti violati.

Martedì 20 luglio ore 21:00 la band italo-brasiliana dei Selton si esibirà al PAC in una speciale performance live in acustico. Durante questa suggestiva session, il trio si esibirà con alcuni tra i brani più amati del proprio repertorio e canzoni estratte dall’ultimo album Benvenuti. Uscito lo scorso 16 aprile, il disco è il frutto di due anni di viaggi, storie e collaborazioni. Benvenuti rimette in discussione concetti come “tradizione” e “identità” spesso usati come scudi, ma in realtà incubatori di cambiamento. In una società priva di tempo, vittima di una bulimia di informazioni e spesso chiusa in sé stessa, il nuovo lavoro dei Selton va in direzione opposta, unendo mondi diversi e invitando all’apertura reciproca che genera l’incontro. “Un salto altissimo, un viaggio lunghissimo” come l’hanno definito i musicisti, per opporre la sensibilità alla chiusura, la tolleranza al pregiudizio, l’empatia all’indifferenza.

MOSTRA
In mostra Luisa Lambri con Autoritratto a cura di Diego Sileo e Douglas Fogle.
Concentrandosi sulla fotografia, l’arte di Luisa Lambri ruota attorno alla condizione umana e al suo rapporto con lo spazio, toccando ambiti come la politica della rappresentazione, l’architettura, la storia della fotografia astratta, il modernismo, il femminismo, l’identità e la memoria.

Il titolo della mostra è un omaggio a Carla Lonzi, che nel 1969 pubblicava Autoritratto, una raccolta di interviste ad artisti dell’avanguardia che ne restituiva una dimensione privata. Allo stesso modo Lambri costruisce letture personali e intime dei soggetti delle sue fotografie e incoraggia un dialogo tra osservatore, opera d’arte e spazio. Luce, tempo e movimento giocano un ruolo importante nei suoi lavori, dove lievi differenze riflettono il movimento dell’artista nello spazio. Lambri usa l’architettura per creare le sue immagini e non le immagini per documentarla, rivelando dettagli di architetture moderniste o sculture minimaliste iconiche. Al PAC le sue opere si relazionano con le qualità uniche dell’architettura disegnata da Ignazio Gardella, per la quale la mostra è stata appositamente sviluppata.

PAC PROJECT ROOM
Zehra Doğan. Il tempo delle farfalle.
Dedicato a Patria, Minerva, Teresa Mirabal
a cura di Elettra Stamboulis
Giornalista, fondatrice insieme ad altre della prima agenzia di stampa interamente femminile, artista visiva e attivista, Zehra Doğan (Diyarbakır, 1989) ha inaugurato una nuova attenzione all’arte che nasce dietro i confini delle sbarre, grazie anche ad un processo artistico che mette insieme ascolto dell’altra, pratica femminista, condivisione, utilizzo di materiale estemporaneo e istantaneità dello sguardo.
La sua Project Room al PAC, a cura di Elettra Stamboulis e realizzata in co-produzione con la Fondazione Brescia Musei, espone una selezione di opere realizzate dall’artista durante la sua detenzione nella prigione femminile di Amed e in quella di massima sicurezza di Tarso, a causa del suo lavoro da giornalista sul campo e in particolare per un disegno ed alcuni articoli scritti durante il conflitto a Nusaybin.

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