Ambiente

Premio Möbius per digitale e ambiente, vince Osservatorio ambientale della Svizzera italiana

È l’Osservatorio ambientale della Svizzera italiana (OASI) del Dipartimento del territorio (DT) a vincere il Premio Möbius per digitale e ambiente.

Questa venticinquesima edizione, terminata ieri, è stata ospitata dallo Studio 2 RSI di Lugano-Besso dove è avvenuta la presentazione e la premiazione delle startup, seguite dalla rimessa di altri premi e da altri dibattiti dedicati agli spettacoli, alla scienza e alla filosofia con personalità di spicco del panorama mediatico e culturale e del mondo accademico e imprenditoriale.

L’OASI è uno strumento che completa l’osservazione ambientale permanente. Più che una struttura a sé stante è da intendere come un sistema che mira a coordinare, integrare e analizzare i dati già raccolti dai servizi di protezione dell’ambiente tramite una gestione dei dati moderna e flessibile. Oltre ai rilevamenti meteorologici e delle immissioni di inquinanti gassosi vengono raccolti in continuo anche dati sulle emissioni e immissioni foniche lungo l’autostrada A2. È previsto che verranno gestiti anche dati dei Cantoni confinanti attraversati dalle grandi arterie del traffico transalpino (soprattutto GR, UR) nonché quelli della Confederazione. In questo modo potranno essere monitorati in continuo le ripercussioni dirette sulla qualità dell’aria e sull’inquinamento fonico per l’asse di transito Nord-Sud, raccolti nel progetto di ricerca federale “Monitoring Flankierende Massnahmen – Umwelt (MFM-U)”.

Il Premio Möbius è stato consegnato oggi da Bruno Oberle – direttore dell’Ufficio federale dell’ambiente dal 2005 al 2015 – a Giovanni Bernasconi e Marco Andretta, rispettivamente ideatore del progetto e responsabile della sua attuazione.

Maggiori informazioni: moebiuslugano.ch

 

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