Teatro

Rassegna “Senza confini”: la comicità come strumento di riflessione

“La battaglia di Emma” ©Ilaria Scarpa.

29 anni di sinergia tra Lugano, Chiasso e Como in nome di un’idea ben chiara: fare del teatro – anche di quello per i più piccoli, dai tre anni in su – un veicolo di riflessione e uno spunto educativo, nonché permettere al pubblico adulto di essere non un semplice “accompagnatore”, bensì, al pari dei bambini, spettatore da coinvolgere e far entusiasmare. Così il Festival Senza confini – co-organizzato dal Teatro Pan di Lugano, il Centro culturale di Chiasso, e il Teatro sociale di Como –  torna anche quest’anno ad animare i palchi lariani e ticinesi, con una struttura e una programmazione ormai sperimentata e di successo: mentre a Lugano, al Teatro Foce, la programmazione prevede soprattutto spettacoli domenicali per i bambini dai 3 ai 10 anni e il coinvolgimento delle scuole, con delle repliche mirate, promosse dal LAC nell’ ambito di LACedu – a Chiasso, al Cinema Teatro, l’età degli spettatori si alza, con pièce dedicate e pensate anche  per i ragazzi delle Scuole medie; infine, a Como, presso il Teatro sociale, la programmazione si apre a tutto il pubblico, con spettacoli per tutte le età.

“Pulcetta dal naso rosso” di Kosmocomico Teatro.

Un modo per “attraversare” il territorio e fare in modo che all’arte teatrale si avvicinino sempre più persone, come ci spiega Elena Chiaravalli, direttrice artistica per la programmazione di Lugano e coordinatrice per i tre programmi: «Mi piace pensare che il teatro sia anche questo, come dice il tema scelto quest’anno per la rassegna: ridere e, al contempo, pensare. Abbiamo ritenuto che per uscire da un tempo tanto opprimente come quello pandemico, che ha segnato inevitabilmente anche il nostro lavoro, ci fosse bisogno di riabituarsi, tutti quanti, a una sana comicità. Comicità che non esclude il fatto che le storie raccontate possano racchiudere un insegnamento, una lezione su cui tornare a casa e riflettere. A Lugano, domani alle ore 16.00, iniziamo proprio così, con Pulcetta dal naso rosso di Kosmocomico Teatro, storia delicata di un clown che perde il suo naso e che porta sulla scena l’arte della trasformazione. Seguirà il 15 gennaio, Nonnetti, una pièce molto divertente che ha come protagonisti una simpatica coppia di anziani alle prese con le difficoltà della vecchiaia. La battaglia di Emma (12 febbraio) è invece la storia di una cuoca che attraverso gli ortaggi riflette con i bambini sul dramma della guerra». A Chiasso, nell’ambito di una programmazione rivolta anche ai pre-adolescenti, «toccheremo tematiche importanti e molto delicate come ad esempio quella della violenza subita in famiglia e dell’importanza di avere un amico a fianco con cui confidarsi: è il caso della pièce Un amico accanto, che andrà in scena il 24 gennaio».

Spettacolo “Nonnetti”.

Tra Chiasso e Lugano, la programmazione non è comunque totalmente divisa: «Proporremo in entrambi i cartelloni lo spettacolo Storia di un no – il 17 gennaio a Chiasso, il 18 marzo a Lugano – che riteniamo particolarmente importante: dovrebbe infatti portare il giovane pubblico a riflettere sull’importanza di saper dire anche di no, dire di no a situazioni che paiono giuste ma che in realtà sono solo di sostegno a un disagio profondo. In particolare, a Lugano, lo spettacolo, indirizzato a tutto il pubblico a partire dai 12 anni, sarà presentato in serale.

In rassegna, inoltre, «attraverso i progetti AsLiCo (Associazione Lirica e Concertistica) viene promosso l’avvicinamento di giovani e giovanissimi all’opera lirica, nel riproporre alcune celebri opere giocate tra canto, musica, sonorità e teatro. Per questa iniziativa, molti sono gli appuntamenti quest’anno a Como con il programma Opera Family 2022/2023 in compagnia di Opera Education (tutto il programma sul sito teatrosocialecomo.it) A Lugano, per tutto il pubblico, sarà presentato uno spettacolo per i piccolissimi tratto da L’elisir d’amore di Gaetano Donizzetti e a Chiasso, per le scuole e i più grandicelli, uno spettacolo tratto da Il flauto magico di Mozart.

Un’idea, di fondo, anima la scelta degli spettacoli: «Per noi i bambini sono persone in grado di comprendere le cose. Pensiamo non sia necessario farsi ‘piccoli’ per parlare ai piccoli. Per questo gli spettacoli scelti in un modo o nell’altro toccano sempre qualcosa che riguarda tutti e portano a porsi domande, a riflettere e a confermare, soprattutto in questa edizione, che ridere fa proprio bene!».

Laura Quadri

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