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Riscoprire il Monte Verità, per un’immersione nell’arte e nella natura

Da mercoledì 10 giugno, hotel, ristorante, museo e parco sono pronti ad accogliere i visitatori che desiderano vivere l’esperienza di Monte Verità, in sicurezza e in mezzo alla natura.

Centoventi anni fa un gruppo di giovani riformisti battezzava la collina Monescia Monte Verità, un luogo perfetto per vivere in armonia con la natura, trovare nuovi equilibri, realizzare progetti, coltivare sogni e utopie. Negli anni il Monte si è trasformato: da sanatorio e colonia vegetariana è diventato una comunità di artisti, un centro culturale, un albergo speciale, dover stare bene. Ciò che non ha mai perso è il collegamento con la sua storia, che oggi come ieri caratterizza ogni aspetto delle attività della collina.

Interno di Casa Anatta. © Roberto Pellegrini

Partendo dal Museo di Casa Anatta, la mostra del celebre curatore Harald Szeemann ci racconta in modo unico e coinvolgente il territorio e la vita artistica e culturale che hanno reso il Monte Verità, Ascona e il Locarnese una terra di attrazione, un posto magnetico per tutto il mondo.

Poi il parco, magico e insieme antico, ci immerge completamente nell’atmosfera dell’epoca con le capanne aria e luce, gli storici bagni termali, i mandala e i luoghi energetici disseminati nel bosco. L’opera di Jean Arp dà il benvenuto, mentre la Laban Training Area di Miki Tallone osserva dall’alto il grande prato che ospita la quercia di Beuys, a ricordarci che qui la natura è da sempre padrona.

Il complesso alberghiero quest’anno narra la propria storia più che mai. Le camere sono tutte dedicate ai personaggi che hanno fatto di questo luogo una meta, riportando biografie che raccontano aneddoti di ieri e di oggi, partendo da Ida Hoffmann ed Henri Oedenkoven fino a DimitriHetty Rogantini, ultima monteveritana scomparsa due anni fa. Le sale dell’hotel ospitano opere e fotografie dei fondi Eduard von der Heydt Harald Szeemann, proponendo immagini d’epoca, in cui sarà possibile ritrovare la vecchia casa del Tè, i fondatori, le prime costruzioni. Nel parco, intorno all’edificio principale costruito nel ’27 in stile Bauhaus, sono distribuite altre strutture del complesso alberghiero.

Casa Monescia. © Roberto Pellegrini

Affacciata sulla piantagione di tè, svetta Villa Semiramis, in stile Art Nouveau, costruita nel 1909, mentre completamente immerse nel bosco si trovano Casa Marta e Casa Monescia, spesso luoghi di residenze d’artista, che consentono agli ospiti di vivere l’esperienza del Monte in totale indipendenza e autonomia.

Per chi ama le attività all’aria aperta, completamente avvolto dalla frescura degli alberi, c’è lo storico campo da tennis, mentre dai numerosi sentieri che partono dal parco ci si può avventurare in trekking o giri in mountain bike, oppure passeggiare alla ricerca dei punti energetici che caratterizzano questa collina.

Se questo è un anno in cui si possono approfondire le esperienze e si riscoprono i viaggi “dietro casa”, il Monte Verità è una vera storia, che parte dalla Lebensreform, dai prodromi dell’ambientalismo e del vegetarianesimo, transitando per le origini della danza moderna, per giungere all’arte, alla scienza, alla filosofia del ‘900. Di ogni epoca c’è un segnale. Se per questa estate le attività saranno più lente e richiederanno un po’ di attenzione, la ricchezza del Monte Verità sono gli spazi ampi e numerosi, nei quali tutti lavoreranno per consentire sempre benessere e sicurezza.

Per chi avrà piacere, i mercoledì sera si praticherà yoga nel parco, ci saranno occasioni di incontri all’aperto con artisti in residenza, gruppi musicali, momenti di confronto nelle modalità e neitempi in cui queste attività saranno consentite.

Il ristorante e il bar si “espanderanno”, aggiungendo alla bellissima e panoramica terrazza, anche il giardino mandala. Le proposte sono tante, così come i motivi per trascorrere una giornata al Monte Verità.

 

Apertura: 10 giugno – 1 novembre 2020

Museo Casa Anatta: mer.-sab. ore 14-18, dom. 10-13/14-18

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