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Si viaggia nel futuro e nello spazio con Chiassoletteraria

Chiassoletteraria edizione 14. Nel presentare in dettaglio la programmazione (1-5 maggio) nella conferenza stampa di questa mattina, il coordinatore Marco Galli ha sottolineato il “piccolo miracolo” di questo festival che, non istituzionale, è espressione della volontà di una comunità della realtà chiassese. Mentre il sindaco Bruno Arrigoni ha ricordato la qualità raggiunta in trent’anni di sforzi e iniziative che si rivolgono a tutti, dagli anziani ai bambini, con rassegne come anche Festate o il Jazz, un impegno che ha avuto recentemente un riconoscimento unico per un comune, il Premio Doron attribuito quest’anno al Centro Culturale di Chiasso.

Particolarmente ricco e allettante il cartellone 2019 che, sotto il titolo Il mondo nuovo, presenta autori che si sono occupati di un futuro distopico ma anche di quelli che nel futuro vedono una possibilità di cambiamento in senso positivo. In ogni caso, l’annunciata star di quest’anno è rappresentata dal nigeriano, Nobel 1986, Wole Soyinka, prestigioso ospite che in anteprima, (poi si recherà anche a Torino) parlerà delle sue ultime fatiche, Ode umanista per Chibok, dove sono state rapite più di duecento studentesse, una ottantina vennero liberate nel 2017, delle altre non si hanno ancora notizie… E poi una raccolta di saggi. Appuntamento il 3 maggio alle 18.30, Spazio Officina. Altri ospiti internazionali interverranno sul tema del terrorismo, l’egiziana scrittrice, artista visiva, psichiatra e attivista per i diritti civili, Basma Abdel Aziz (La fila, romanzo distopico del 2018, è il suo esordio narrativo) con Jürg Bischoff, già corrispondente della NZZ dal Medio Oriente e delegato CICR (4 maggio, ore 17.45, Spazio Officina). Il brasiliano Julián Fuks (a colloquio con la “nostra” Prisca Agustoni) presenterà in anteprima il suo primo romanzo tradotto in italiano, Malgrado tutto (5 maggio, ore 15.30, Spazio Officina); Monica Kristensen, scrittrice, fisica, meteorologa, glaciologa norvegese, nota esploratrice polare, con l’italiano esperto di artico, Marzo Mian, ci porterà sulle tracce di una drammatica epica, da lei narrata: L’ultimo viaggio di Amundsen (5 maggio, ore 18, Spazio Officina). E il francese di origine russa Antoine Volodine, la cui corposa e inclassificabile opera si fa rientrare nella corrente post-esotismo (4 maggio, ore 16.30, Spazio Officina).

Poi c’è il gruppo degli italiani, con Andrea Bajani che incontrerà gli studenti del Liceo Lugano 1 (a cura del poeta e docente Massimo Gezzi, 4 maggio, ore 11, Spazio officina). Pure scrittore è Ermanno Cavazzoni, il cui ultimo romanzo rientra in pieno nella tematica: La galassia dei dementi (con il giornalista Alessandro Zanoli, il 5 maggio, ore 16.45, Spazio Officina). In collaborazione con l’Ideatorio dell’USI, nell’ambito della campagna “Alleanza contro la depressione Ticino”, rientra l’incontro con Andrea Pomella (il tema lo ha trattato in L’uomo che trema; con la giornalista Francesca Mandelli, il 4 maggio, ore 15.15, Aula Magna CPC). S’intitola Futurabilità, estrapolazione da un suo testo, l’appuntamento con Franco “Bifo” Berardi, saggista, filosofo, e agitatore culturale che dialogherà con l’economista Christian Marazzi (4 maggio, ore 14, Spazio Officina).

Sebastiano Marvin è intervenuto per presentare gli incontri di sua competenza. Quello di taglio politico: Terrorismo, diritti e democrazia con Gabriele del Grande che è stato insieme ai terroristi entrati nelle fila dell’ISIS, per documentarsi e scrivere un libro. È stato arrestato in Turchia nel 2017 ed è stato liberato dopo una campagna internazionale e l’interessamento della Farnesina, si racconterà con Dick Marti (5 maggio, ore 11, Spazio Officina). Ci sarà anche la poesia con l’immancabile Fabio Pusterla che incontrerà Enrico Testa, sempre il 5 maggio, alle ore 14, Spazio Officina. Non mancherà uno sguardo all’oltre San Gottardo, presentando opere di autori non ancora tradotti in italiano. In collaborazione con l’annuario di letteratura delle quattro svizzere Viceversa, la Giovane letteratura svizzera sarà rappresentata dalla francofona Elisa Shua Dusapin a colloquio con lo scrittore d’origine marocchina che vive in Ticino Alexandre Hmine (5 maggio, ore 16.45, Aula Magna CPC) e da Gianna Molinari (scrive in tedesco) che sarà insieme alla ginevrina Aude Seigne (4 maggio, ore 15.15, Spazio Officina). Zurighese è invece Thomas Meyer, un caso letterario con Non tutte le sciagure vengono dal cielo (3 maggio, ore 10, nel Foyer Cinema Teatro).

Molti gli eventi collaterali (li ha citati e descritti Franco Ghielmetti) dal concerto dei Fratelli Mancuso (uno dei pochi a pagamento: il primo maggio, ore 20.45, al Cinema Teatro), esponenti del “vecchio mondo” però sempre vivo. E in collaborazione con l’associazione Grande Velocità, la curiosa installazione di Tim Story che utilizza composizioni dell’amico Hans-Joachim Roedelius, allo Spazio Lampo (dal 3 al 5 maggio, 10-17, anche su appuntamento fino al 9 maggio, tel. 076 679 80 04). L’esperienza sonora sarà unica per ogni visitatore, perché dipenderà dai suoi movimenti. Per il resto, lasciatevi sorprendere. Sabato 4 maggio (ore 20.30, Cinema Teatro) è previsto il concerto dell’84enne, pioniere della musica elettronica Roedelius. Ancora a cura dell’associazione Grande Velocità, come ha spiegato anche Francesco Giudici, è lo Sleeping Concert di Simon Grab, Concerto per il nuovo mondo dei sogni, suoni che conciliano il sonno, tanto che per partecipare occorre portarsi sacchi a pelo e materassini (Palestra Vecchia, ore 24).

I bambini? Non sono stati dimenticati, con atelier per varie fasce d’età, in collaborazione con Bibliomedia condotti da Chiara Balzarotti alla Biblioteca comunale (ore 15-17, 4 maggio dai 4 ai 7 anni; 5 maggio, 7-10 anni): attraverso una fase di lettura e un’altra lasciata alla creatività dei piccoli. Sempre in collaborazione con Bibliomedia e l’Istituto svizzero Media e Ragazzi, Chiara Codecà terrà la conferenza Perché leggiamo distopico. Il fascino del futuro che non vogliamo (2 maggio, Aula Magna CPC, ore 20.30).

Particolari anche l’installazione e performance proposte dal regista Alan Alpenfelt e dalla coreografa Francesca Sproccati. Un titolo lunghissimo (che vi risparmiamo) e che serve a memorizzare il nome dei pianeti del sistema solare per i bambini tedescofoni, due negozi vuoti di via San Gottardo, eletti a navicella spaziale, per ciascuno, chiusi lì, 24 ore, a disposizione delle persone che possono entrare e viaggiare con loro attraverso lo spazio, ascoltando suoni e facendo anche delle attività, puzzle o scacchi ad esempio, per quanto riguarda Alpenfelt. La Sproccati ha lavorato sull’attesa e la memoria con over 80 e aspetta di essere invitata ad un ballo lento… Il tutto inizierà alle 17 del 3 maggio per terminare alla stessa ora del 4…

Marko Miladinovic proporrà il suo consueto Ticino Poetry Slam (2 maggio, ore 21, Murrafield Pub), con sette partecipanti da Svizzera e Italia. Infine anche la Festa danzante (2-5 maggio), che ha raggiunto lo stesso numero di edizioni di Chiassoletteraria, 14, come ha osservato Tizia Conte, farà tappa qui, il 3 maggio (ore 17.30, Spazio Officina) con la performance della Cie Budge. E a proposito di danza segnaliamo anche l’appuntamento con la conferenza danzata dedicata al tango di Davide Sparti, seguita dalla Milonga di Amitango (3 maggio, a partire dalle 21, Cinema Teatro).

Sul nostro Magazine di sabato apparirà una intervista con Marco Galli, a cura di Laura Quadri.

Per altre informazioni: www.chiassoletteraria.ch

Manuela Camponovo

 

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