Cinema

Soletta, “Until Branches Bend” si aggiudica il Prix de Soleure

La 58esima edizione delle Giornate di Soletta, la prima co-diretta dal ticinese Niccolò Castelli (direttore artistico) e da Monica Rosenberg (direttrice amministrativa), si è conclusa ieri al Landhaus di Soletta con le premiazioni.

Until Branches Bend della regista svizzero-canadese Sophie Jarvis, prodotto da Michela Pini e Olga Lamontanara della luganese Cinédokké, si è aggiudicato il Prix de Soleure, il principale riconoscimento della kermesse. La pellicola narra la storia di una giovane donna che lavora come operaia in una fabbrica di marmellata. Un giorno in una pesca scopre un insetto invasivo che rischia di minacciare l’ambiente e gli umani. Si vede quindi costretta a convincere la sua comunità del pericolo che corre. Nell’elogio, la giuria, composta quest’anno dal vignettista Patrick Chappatte, dalla regista olandese Ineke Smits e dall’autrice e editrice zurighese Nina Kunz, ha sottolineato che «l’opera crea un mondo ultimato nel quale ci immerge durante quasi 100 minuti». Per la recensione del film v. L’Osservatore n.04/2023, in uscita sabato 28 gennaio.

Il Premio Opera Prima è andato al lungometraggio Foudre della regista ginevrina Carmen Jacquier, prodotto da Flavia Zanon per Close Up Films (Ginevra). Il film è ambientato in un Vallese del 1900 e segue una giovane donna che deve rinunciare al suo desiderio di diventare suora dopo la morte improvvisa della sorella. La giuria, composta da Joanne Giger, sceneggiatrice, Guilhem Caillard, critico cinematografico e responsabile del festival Cinemania (Montréal) e da Markus Duffner, responsabile di LocarnoPro al Locarno Film Festival, ha elogiato «il senso dell’inquadratura e i paesaggi interpretati, al servizio della narrazione che ci trasportano in un altro tempo».

Infine, ad Amine – Held auf Bewährung di Dani Heusser va la terza principale onorificenza solettese, il Prix du public. Il film stila un ritratto del più celebre richiedente l’asilo in Svizzera Amine Diare, che nonostante la sua stessa povertà si dedica all’aiuto del prossimo.

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