
Una ricerca personale, poi artistica; infine, d’attualità. E una storia da riscoprire che riavvicina due continenti, due Paesi che tanto spesso, tra Otto- e Novecento, si incontrarono, creando legami famigliari distanti un Oceano: Argentina e Italia. Una lettera, ritrovata quasi per caso nella casa dei nonni paterni ad Altamura, dà avvio allo scavo storico, archivistico, ma non solo. Da riscoprire c’è infatti ancora altro: la bellezza di vite vissute e sofferte, con gli occhi puntati al cielo, se non per una preghiera, per ammirarne l’estensione e chiedersi, interrogarsi su che cosa sia, esattamente, il destino. È questa, forse, la domanda esistenziale più forte che ci consegnano i protagonisti del nuovo spettacolo di Angela Calia, coreografa e performer, e messa in scena nei giorni scorsi, con un ottimo successo di pubblico, a “Spazio Elle” a Locarno.
“Stelle sconosciute” è un intrecciarsi di fili, di storie, di coincidenze che per Angela Calia sono diventati molto di più: indizi di un cammino che andava tracciandosi, dipanandosi piano piano, passo dopo passo.
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