Commento

Storie “a collage” sull’eterna frontiera americana

Frontiera (Mondadori 2024) di Francesco Costa è un libro collage. Che racconta al pubblico italiano l’America dall’interno partendo da una prospettiva europea. Siamo inquietati, noi europei, dall’aggressività infantile americana, sostiene Costa. Detestiamo quando sentiamo dire che gli americani sono “speciali”. Eppure, gli Stati Uniti sono ancora oggi la nuova frontiera. L’America ha ampliato la propria forza lavoro come mai prima d’ora. Il tasso di disoccupazione è sceso ai minimi da decenni. L’economia ha registrato una crescita con tassi vicini al cinque per cento l’anno. A guida americana, la NATO ha rinnovato le sue ragioni di esistenza. Eppure, le differenze culturali fra conservatori e progressisti si sono allargate. «La radicalizzazione non si è arrestata e coinvolge ormai specularmente sia la destra sia la sinistra», scrive Costa. «La paralisi della politica sui temi dal maggior valore identitario e simbolico ha congegnato dei generatori perpetui di sofferenza, come l’immigrazione e le armi».

Negli Stati Uniti, i dati dimostrano che ci sono più immigrati con lavoro, donne occupate, madri lavoratrici e persone con disabilità impiegate che mai prima. Il divario di genere è al minimo storico, mentre il reddito mediano e il patrimonio delle famiglie statunitensi sono ai massimi storici. Anche il numero di azioni possedute e le vacanze prese sono aumentati. Tra il 2021 e il 2022, il governo statunitense ha iniettato 4mila miliardi di dollari nell’economia. Un pacchetto di aiuti più grande del New Deal e con diverse finalità. Tra cui sostenere la popolazione, affrontare il cambiamento climatico, contrastare l’inflazione. Tuttavia, l’obiettivo principale è principalmente riorientare l’economia per rinnovare la leadership globale. I fondi hanno diverse destinazioni, inclusi sgravi fiscali che hanno stimolato gli investimenti nella costruzione di nuove fabbriche manifatturiere. A differenza dell’Europa, l’economia statunitense non ha perso slancio dopo la pandemia di Covid-19.

Nel frattempo, la Cina sta affrontando sfide significative. La crescita del PIL non corrisponde alle aspettative degli analisti, la gestione della pandemia è stata problematica, il mercato immobiliare mostra segni di bolla, gli investimenti pubblici sono diminuiti e la disoccupazione giovanile è aumentata. Gli Stati Uniti, d’altra parte, mantengono il loro predominio basato sui consumi interni e sulla domanda nazionale. Nel 1990, gli Stati Uniti rappresentavano il 43 per cento del PIL complessivo dei paesi del G7, mentre nel 2023 questa percentuale è salita al 52 per cento. Secondo Costa, il paese avrebbe bisogno di una maggiore immigrazione, dato che milioni di persone da tutto il mondo sono disposte a fare qualsiasi cosa pur di vivere negli Stati Uniti. Curiosamente, le persone più pessimiste sulla direzione e le condizioni del paese in America non sono le persone più povere, ma piuttosto quelle più benestanti.

«Le persone afroamericane, che il bianchissimo, influentissimo e intransigentissimo mondo della ricerca accademica di sinistra descrive come sistematicamente oppresse e destinate a restare tali, sono nettamente le più ottimiste del paese», scrive Costa. Oggi, la maggior parte del giornalismo si concentra sulla denuncia, sia negli Stati Uniti che altrove. La crisi delle vendite e del pubblico ha portato a una frenetica ricerca di attenzione. Riguardo al tema del sesso, emerge che le ragazze progressiste riportano livelli di depressione più elevati rispetto a quelle conservatrici. Allo stesso modo, i ragazzi progressisti riportano livelli di depressione più alti sia rispetto ai ragazzi conservatori. È innegabile che molte persone, sia ragazzi che ragazze, trovino nella transizione di genere un modo per esprimersi, trovare sollievo e nutrire speranze. Tuttavia, i dati evidenziano che le persone transgender sono ad alto rischio di depressione e suicidio.

Negli ultimi anni si è osservato un aumento anche nel numero di adolescenti che manifestano tic associati alla sindrome di Tourette. Costa affronta anche l’argomento dell’identità e spiega che BLM assume tre diverse forme. In primo luogo, è uno slogan. In secondo luogo, è un’organizzazione decentralizzata e spontanea composta da gruppi antirazzisti che operano in città, quartieri, aziende, istituzioni accademiche e luoghi di lavoro. Infine, esiste una società non profit molto ricca e opaca chiamata BLM Global Network Foundation. Dopo l’omicidio di George Floyd, le cento aziende con la più alta capitalizzazione hanno assunto più di 300mila persone. Il 94 per cento delle quali non erano bianche. Secondo alcune tesi sul razzismo, «l’unica società giusta possibile sarebbe quindi una società che preveda rigidi sistemi di quote, discriminazioni positive, vantaggi sistematici e spazi sicuri […] per le persone a vario titolo oppresse».

Costa passa poi alla demografia. Dal 2000 a oggi, la popolazione statunitense è cresciuta del diciotto per cento. Tuttavia, tale aumento è stato più significativo per alcune comunità. La popolazione afroamericana, infatti, è cresciuta del trentun per cento, quella latino-americana dell’ottanta, quella di origine asiatica del 104. Il Sud del paese è la regione con la crescita demografica più rapida: ed è il nuovo centro di attrazione. Costa ricorda che i reati d’odio contro le persone di origine asiatica in America aumentarono del 124 per cento nel 2020 rispetto all’anno precedente, evidenziando la crescente discriminazione durante la pandemia. La violenza continua a rappresentare un grave problema in America. Costa fornisce dati significativi. Nel 2021, gli omicidi in Italia sono stati 303, lo stesso numero registrato a Detroit, che ha 600mila persone. In Francia, ci sono stati 734 omicidi, poco meno dei 748 avvenuti nell’Alabama (cinque milioni di persone).

La questione della violenza è strettamente legata a quella delle armi. Negli Stati Uniti circolano circa 400 milioni di armi, superando il numero di persone – una famiglia su tre in America possiede armi. Poi sulla pena di morte. La pratica delle esecuzioni per condanne a morte ha raggiunto il suo picco massimo nel 1999 e da allora è diminuita. Attualmente, non sembra esserci un forte sostegno popolare per l’abolizione della pena di morte negli Stati Uniti. Sempre su ordine e giustizia, nel 2023 Joe Biden ha esteso la possibilità di richiedere la grazia a migliaia di persone condannate per reati legati all’uso e al possesso di marijuana. Si passa poi all’immobiliare: dal 1980 a oggi, ricorda Costa, i prezzi delle case a New York sono aumentati di oltre il 700 per cento. Mentre a San Francisco l’aumento è stato del 932 per cento.

Amedeo Gasparini

www.amedeogasparini.com

In cima