Cinema

“Ticino, il cinema nella pelle”, online 17 film girati nella Svizzera italiana

Eve by Franco Borghi, 1939. © Collection Cinémathèque suisse. Tous droits réservés

La Ticino Film Commission (TFC) ha avviato una collaborazione con la Cinémathèque suisse – Archivio nazionale del film volta alla salvaguardia, alla riscoperta e alla promozione del cinema girato nella Svizzera italiana, quello di ieri e quello di domani. A sugellare la nuova collaborazione fra le due istituzioni arriva una collezione di film curata e presentata dal direttore della cineteca Frédéric Maire, che si integra nel progetto Ticino in Film. Un Ticino dai mille volti in 17 titoli di film girati nella Svizzera italiana, da scoprire durante le feste natalizie sul sito della Ticino Film Commission.

La Ticino Film Commission (TFC) ha tra i suoi scopi principali la promozione e la valorizzazione del territorio ticinese quale luogo di cinema e di audiovisivi di ogni tipo e formato. Con il progetto Ticino in film, uno spazio dedicato sul suo nuovo sito web, da circa un anno la Film Commission vuole dare spazio al cinema girato sul territorio. Un luogo virtuale dove chi è interessato a quel che avviene davanti e dietro la cinepresa a sud delle Alpi viene guidato alla scoperta di numerose pellicole secondo criteri ed elementi di catalogazione di facile navigazione. Ticino in Film permette di fra scoprire meglio le location e le “atmosfere” ticinesi attraverso un vero e proprio sguardo cinematografico sul territorio e, al contempo, di valorizzare quanto è stato prodotto in passato e quanto viene fatto oggi, anche grazie alla collaborazione della TFC. Dall’alta montagna alle spiagge, dai luoghi abbandonati all’urbanità; in Ticino si trovano molti luoghi splendidi e adatti ad accogliere delle riprese cinematografiche di ogni genere a pochi chilometri di distanza.

La prima del progetto Ticino in film, curata dal Locarno Film Festival e presentata lo scorso giugno, offre un percorso in 16 film che raccontano il Ticino e che hanno saputo conquistare il pubblico durante 74 anni di festival. Ora è stata lanciata la seconda collezione curata e presentata dal direttore della Cinémathèque suisse Frédéric Maire, che ha commentato come segue la nuova collaborazione: «Il Ticino e il cinema convivono da tanto tempo in un insieme di contraddizioni. Da un lato, il Ticino ospita dal 1946, a Locarno, uno dei più importanti Festival del film a livello internazionale, dove approdano ogni anno i più grandi artisti del mondo. Numerosissimi sono inoltre i film stranieri o svizzeri tedeschi girati in Ticino, dove trovano una forma di modellino dell’Italia con tutti i vantaggi della Svizzera. Ma tanti talenti del cinema ticinesi – registi, tecnici, attori – sono spesso partiti chi in Svizzera interna, chi all’estero, per continuare la loro carriera. Per fortuna, negli ultimi decenni, un insieme di strutture si sono sviluppate permettendo di girare e post-produrre il suono e l’immagine in loco. Tanti produttori hanno dimostrano una grande vitalità di creazione in questo piccolo territorio, permettendo a numerosi autori ticinesi di fare sentire la loro voce. Insomma: questo piccolo territorio nel bel mezzo dell’Europa ha dato tanto al cinema».

Questa collezione curata dalla Cinémathèque suisse, permette quindi di scoprire una selezione di 17 film, tra i quali Eve, la prima “femme fatale” del cinema ticinese, oppure un Gottardo dai mille volti che dal vecchio postiglione d’altri tempi agli scavi per il tunnel autostradale di San Gottardo fa da varco e frontiera tra Nord e Sud. Il tutto passando dai paesaggi di montagna con la diga di Fulvio Bernasconi alle banche luganesi, con le Conseguenze dell’amore di un Sorrentino prima della fama internazionale.

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