Ambiente

Torna il Festival CinemAmbiente, claim di questa edizione: avviare una transizione ecologica

 

Sta per tornare un nuovo appuntamento importante, ovvero il 24° Festival CinemAmbiente in programma dal 1 al 6 ottobre al Cinema Massimo – Museo Nazionale del Cinema e online con 89 film in arrivo da oltre 30 Paesi. Il claim di quest’anno è Time for Change e  focalizza l’attenzione sulla necessità improcrastinabile di avviare una transizione ecologica in grado di contenere ulteriori effetti devastanti dei cambiamenti climatici.

In questa edizione sono due le sezioni competitive: la prima dedicata al “Concorso documentari“, con 10 film selezionati tra la migliore e la più recente produzione internazionale di cinema ambientale; tra questi: il film inaugurale,Animal del regista francese Cyril Dion, che a cinque anni dal successo di Demain, allarga lo sguardo dai cambiamenti climatici all’emergenza del collasso della biodiversità, e The Ants & the Grasshopper, firmato dal pluripremiato regista inglese Zak Piper e da Raj Patel, l’autore di I padroni del cibo, economista e scrittore tra i massimi studiosi della crisi alimentare mondiale.
La seconda sezione è invece dedicata al “Concorso cortometraggi” che vede 20 titoli in gara, provenienti da quattro continenti, specchio di un cinema “breve” in costante crescita e diffusione in ogni parte del mondo come strumento di immediata denuncia e rappresentazione delle emergenze ambientali del territorio.

Mentre tra le sezioni non competitive: Made in Italy, un’ampia vetrina di 40 film riservata alla più recente produzione nazionale di cinema ambientale, in grande crescita negli ultimi due anni nonostante le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria: un viaggio, geografico e umano, tra le emergenze del nostro Paese, le sue bellezze (spesso sfigurate), le esperienze di chi ha trovato una propria via verso la transizione.
Nella sezione non competitiva Panorama internazionale, una selezione di 16 film, tra corti, medi e lungometraggi non inediti in Italia, ma ritenuti, per la qualità della realizzazione o l’incisività dei temi trattati, meritevoli di un’ulteriore circuitazione. Tra i titoli proposti, per lo più di recentissima produzione, anche un classico da riscoprire, Serengeti non morirà, premio Oscar nel 1960, e il documentario presentato nella serata di chiusura del Festival, Legacy, il nuovo film-testamento di Yann Arthus-Bertrand, l’autore francese tra i massimi esponenti mondiali della fotografia e del cinema ambientali, a cui quest’anno il Festival assegna il premio alla carriera Movies Save the Planet.

Tutti i film saranno disponibili a partire dal giorno successivo alla proiezione in sala fino al 13 ottobre, sulla piattaformaOpenDDB, che avrà una capienza di 500 accessi per ciascun titolo.

Inoltre, sono tanti gli eventi collaterali alle proiezioni: infatti, tra gli Ecoeventi di quest’edizione ci sono in programma incontri, presentazioni di libri e di progetti, “conversazioni sul mondo che verrà” con scrittori ed esperti, iniziative alla Mole Antonelliana (visioni in VR, una mostra fotografica dedicata a Il Quinto elemento) e due panel, uno dedicato a Il cinema ambientale oggi, in cui registi e studiosi discuteranno della trasformazione di un settore in crescita accelerata, e  l’altro a Un festival più verde – organizzato in collaborazione con AFIC — in cui direttori di festival e rappresentanti di enti e istituti di ricerca si confronteranno sul progetto finalizzato all’elaborazione di un protocollo green per la riduzione dell’impatto ambientale delle manifestazioni culturali.

L’ingresso e l’accesso a tutti gli eventi del Festival sono gratuiti. Le proiezioni al Cinema Massimo e online su OpenDDB sono a prenotazione obbligatoria, che si può effettuare sul sito www.cinemambiente.it. La prenotazione in sala è consentita per max 2 persone. L’ingresso alle proiezioni e agli eventi del Festival sarà consentito solo dietro presentazione del Green pass.

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