Una visita alla fiera di Lugano
Con SIHE – Swiss International Holiday Exhibition l’ormai tradizionale fiera dei viaggiatori, che si svolge a Lugano per tre giorni, tra fine ottobre e inizio novembre, ha perso il suo carattere popolare (a volte declinato persino in stile folcloristico), per orientarsi soprattutto sulla categoria del lusso e dell’esclusività, destinati a clienti facoltosi ed esigenti che viaggiando richiedono ogni genere di comodità ed esperienza su misura, come viene spiegato in alcuni incontri (tra questi particolarmente attesa la presenza di Piergiorgio Odifreddi, domenica 2 novembre, ore 11, su La filosofia del viaggio).

Anche la location (Padiglione Conza) si è adeguata nelle sue strutture gastronomiche più raffinate. Ma tra gli oltre 400 espositori e un’ottantina di nazioni, si può trovare di tutto, magari una tipologia meno diversificata di una volta, ma dall’offerta locale (ad esempio la Centovallina) a quella più esotica, c’è spazio per differenti possibilità di scelte. Ben rappresentata l’Africa con diversi stati e agenzie che lavorano anche sul posto (dal Kenya alla Tanzania, all’Etiopia, all’Uganda); l’Asia, tra India, Giappone, Pakistan, Cina, ad esempio; l’Europa non manca con Ungheria, Portogallo, Grecia, Croazia, Serbia, Austria, Spagna, ma naturalmente quasi ogni regione italiana ha il suo stand e un settore speciale ad essa dedicato.

Safari, ville, residence, hotel, appartamenti, agriturismo, noleggio yacht… dall’avventura alla tranquillità, con uno sguardo al futuro, agli algoritmi, all’Intelligenza Artificiale e alle nuove tecnologie applicare al settore turistico.

E camminare con lo zaino in spalla, come un tempo, no? Ognuno ha il suo modo di viaggiare, il suo stile e leggendo le testimonianze del passato, di camminatori intellettuali, disegnatori e più avanti fotografi, diaristi e narratori, viene da pensare che c’era un tempo in cui la contemplazione, la lentezza, la calma che accompagnavano sguardo e pensiero, in particolare nella solitudine, facevano dell’esperienza dello spostarsi da un luogo all’altro, dell’attraversare confini e orizzonti sconosciuti, un’esperienza irripetibile, arricchente e per la vita. Oggi cosa ti dicono? “È stato bello”, già, tutto qui?
Manuela Camponovo