Teatro

“Uno, nessuno e centomila”, il recital di Santoro al Foce

Mercoledì 16 marzo alle ore 19.00, per la rassegna SOLOinscena, andrà in scena al Teatro Foce di Lugano il recital Uno, nessuno e centomila, produzione e.s.teatro con la regia e l’interpretazione di Emanuele Santoro.

Le famose “maschere” di Pirandello, sono quelle che ogni giorno siamo costretti ad indossare per nascondere chi siamo realmente e farci accettare dalla società e dalle persone che conosciamo, e che di conseguenza ci costringono ad adattare il nostro essere in base ai nostri interlocutori, col risultato di essere sempre diversi ma senza un’identità ben precisa. Quindi chi siamo? Uno? Nessuno? Centomila? Il protagonista, Vitangelo Moscarda, scopre un difetto al naso che non si era mai reso conto di avere. Non vede allora solo un volto nuovo, ma un insieme di centomila forme differenti che lo fanno esistere solo in funzione delle proiezioni altrui. Comprende di possedere tante diverse personalità quante gli altri gliene attribuiscono, e la sua identità si frantuma, crolla. Così decide di cambiare radicalmente il suo stile di vita, nella speranza di scoprire chi sia veramente, e a quale proiezione di sé corrisponda il suo animo. Nel suo tentativo di distruggere i centomila estranei che vivono negli altri, le centomila concezioni che gli altri hanno di lui, viene preso per pazzo dalla gente. Moscarda è il forestiere della vita, colui che ha capito che le persone sono schiave degli altri e di se stesse. Vede gli altri vivere in questa trappola, ma neanche lui ne è completamente libero: il fatto che la gente l’abbia preso per pazzo è la dimostrazione che non è possibile distruggere le centomila immagini, a lui estranee, che gli altri hanno di lui.

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