FIT Festival

Variazioni sul tema dell’amore

“Amor fugge restando”. ©Collettivo Treppenwitz”

Gli spettacoli di ieri, due performance, erano legati dal tema dell’amore in maniera differente ma in qualche modo anche simile se ci si riferisce ad un concetto generale problematico e trasformativo, che comunque non lascia incolumi nel fisico e nello spirito.

Amor fugge restando (Anahì Traversi / Collettivo Treppenwitz) continua la ricerca avviata, come terzo capitolo, in uno sviluppo dialettico (insieme ad Anahì, Simon Waldvogel) e fisico che s’ispira alle Metamorfosi di Ovidio. Amori impossibili, come inseguimento, desiderio mortale che si converte non in una conclusione ma in una trasformazione eterna, una condanna annientatrice che però è anche rinascita. Narrato qui come un gioco da bambini, quel teatro che è un “facciamo finta di…”, un collage di scene che sempre ripete, ogni volta in una maniera differente, la possibile relazione tra uomo e donna a parti che s’invertono, si incontrano, si riconoscono, si allontanano, si riavvicinano, si perdono, diventano altro … quindi qualche abito da mascheramento, mimica e fantasia. Immaginando acqua, pioggia, fulmini, tempesta, un mare turbolento che annega ogni cosa, sulla pedana del TeatroStudio, alle spalle un fondale che cambia colore, secondo umore e atmosfere.

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