Cinema

Venezia 78, a Audrey Diwan il Leone d’oro e a Sorrentino il Gran Premio Speciale

Audrey Diwan ha vinto il Leone d’oro della 78ma edizione della Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia con L’événement. Si tratta di un film in difesa dell’autodeterminazione delle donne nella società ed è la storia di Anamaria Vartolomei, un’universitaria francese che negli anni ’60 decide di sfidare la legge con un aborto clandestino. La Giuria, composta da Saverio Costanzo, Virginie Efira, Cynthia Erivo, Sarah Gadon, Alexander Nanau, Chléo Zhao, e presieduta da Bong Joon Ho, si è espressa all’unanimità.

Al film È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino va il Gran Premio Speciale della Giuria, mentre il Leone d’argento per la migliore regia è stato attribuito a Jane Campion con il suo The power of dog.

Penelope Cruz ha vinto come migliore interprete femminile in Madres Paralelas di Pedro Almodovar, così come John Arcilla ha ricevuto la Coppa Volpi maschile per il film On the job: the missing 8 di Erik Matti.

La Miglior sceneggiatura va a Maggie Gyllenhaal, che è stata premiata per il film The Lost Daughter.

Michelangelo Frammartino è stato insignito del Premio speciale della Giuria per Il Buco, un film che racconta l’esplorazione dell’Abisso del Bifurto, nella grotta del Parco Nazionale del Pollino, esplorata per la prima volta nel 1961 dal Gruppo Speleologico Piemontese, che ha raggiunto il punto più basso a 683 metri sotto la superficie.

Filippo Scotti, classe 1999, ha ricevuto il Premio Mastroianni. È stato premiato come migliore attore emergente in È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino.

Il Premio Opera Prima è stato assegnato a Monica Stan e George Chiper-Lillemark, duo che ha esordito con Immaculat.

Ad aggiudicarsi il Premio “Venice Vr Expanded”, che premia opere provenienti da diversi paesi realizzate in realtà virtuale, End of night di David Adler. Mentre Le bal de Paris, di Bianca Li è stata riconosciuta come migliore esprienza virtuale. Il Gran Premio della Giuria è andato a Goliath: Playing with Reality di Barry Gene Murphy e May Abdalla.

Novità di quest’anno anche il Premio spettatori, vinto da Il cieco che non voleva vedere Titanic di Teemu Nikki nella sezione “Orizzonti”. Eric Gravel ha vinto il premio per la Migliore regia in A plein temps. Nella stessa categoria sono stati premiati il corto cileno Los huesos di Cristobal Leon e Joaquin Cocina e 107 Mothers di Peter Kerekes. Il Premio speciale Orizzonti è stato assegnato, infine, a El Gran Movimiento di Kiro Russo.

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