Dalla strada di Besso (Lugano), poco più su della Chiesa di San Nicolao sale una via e non ci si può sbagliare di nome, visto che accanto è piantato un palo con insegna: Breganzona. È costeggiata da ville ben protette con i loro giardini privati, mura alte e sbarramento di cancelli di ferro; ma proprio all’inizio, si può spiare la folta vegetazione e la chiusura delle finestre che indicano un abbandono da parecchio tempo e come ho avuto già occasione di sottolineare ha un fascino tra il malinconico e l’avventuroso questo tipo di situazione, quando il verde non più addomesticato da mano umana si libera di qualsiasi costrizione e diventa selvaggio e naturale, mentre l’abitazione non più vissuta sembra trasmettere insieme il sentimento del tempo vissuto ed il silenzio del vuoto che pure ha nutrito anime.

Cascine verso Breganzona
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