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Visite guidate a Villa Pizzo, gioiello del lago di Como

Domenica 3 ottobre, alle ore 14.30, e domenica 17 ottobre, alle ore 10.00 si terranno a Villa Pizzo a Cernobbio (Via Regina 48) due visite guidate per offrire agli interessati la possibilità di esplorare i giardini e gli interni della storica villa; in aggiunta, al termine della seconda visita guidata, verrà presentato il libro La signora del Lago (EBS Print, 2021) di Bruno Frangi, ambientato sulle rive del Lago di Como. Oltre a godere dell’unicità e della bellezza del Pizzo, con la visita guidata viene proposto un viaggio lungo oltre cinque secoli di storia, facendo tappa per i più significativi eventi del passato che hanno segnato la città di Como e il suo lago. Percorrendo i viali del giardino e gli interni della Villa, si va alla scoperta degli uomini e delle donne che hanno trascorso il loro tempo a Villa Pizzo nel corso dei secoli. L’ampio giardino intorno alla Villa, che si estende in oltre 10 chilometri di viali e sentieri, è inoltre un luogo perfetto per una passeggiata guidata alla scoperta di specie autoctone, esotiche, piante secolari e curiosità botaniche.

Villa Pizzo è una delle più antiche dimore del lago di Como. Essa prende il suo nome dallo sperone roccioso su cui sorge: Piz in dialetto comasco significa proprio punta o sporgenza. A metà strada tra Moltrasio e Cernobbio, Villa Pizzo e tutti gli edifici ad essa annessi sono pienamente visibili solo dal lago. I terreni per la costruzione della villa furono acquistati nel XV secolo dalla famiglia Mugiasca, che custodì gelosamente Il Pizzo per oltre quattrocento anni. Tra i momenti cruciali della proprietà dei Mugiasca, si ricorda la peste del 1629, di manzoniana memoria, che vide il Pizzo divenire rifugio di molti uomini e donne in fuga dalle città infettata. Fu in quest’occasione che, sfruttando la manodopera dei tanti presenti, vennero eseguiti i terrazzamenti su cui oggi si estende il grande parco di Villa Pizzo. Tra gli illustri personaggi che durante la proprietà Mugiasca frequentarono la Villa vi fu anche lo scienziato Alessandro Volta, ricordato da un monumento che i proprietari fecero costruire in seguito alla morte avvenuta nel 1827. Si tratta del primissimo monumento storico dedicato a Volta. Quando i Mugiasca si estinsero, fu Ranieri d’Asburgo, viceré del Lombardo-Veneto, ad acquistare la proprietà. Al Pizzo il viceré Ranieri non arrivò solo, ma accompagnato dall’architetto paesaggistico Villoresi, già progettista della Villa Reale di Monza, che diede un assetto unico e definitivo al grande parco intorno alla Villa. In seguito alle turbolenti vicende politiche di fine Ottocento che si concretizzarono nei Moti del 48, il viceré lasciò la Villa che venne acquistata dalla madame parigina Elise Musard, che diede un riconoscibilissimo tocco femminile alla Villa tingendola di rosa, così come è rimasta sino ad oggi. Quando Madame Musard lasciò tragicamente la Villa, la famiglia Volpi-Bassani la acquistò e la visse rispettando le scelte architettoniche e stilistiche del passato e aggiungendo degli elementi di grande pregio che ancora oggi si possono ammirare nel parco come il Mausoleo di famiglia, costruito dall’architetto Luca Beltrami e la grande darsena, che si affaccia sul lago regalando una meravigliosa veduta panoramica.

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