Lingue senza confini: torna Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo

Poschiavo torna a farsi crocevia di lingue, storie e culture con la quinta edizione di Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo, in programma dal 3 al 5 ottobre. Il tema scelto per quest’anno è Tira fuori la lingua! –«un invito a usare la lingua e le lingue per comunicare, non come pretesto per creare ostacoli, frontiere o limiti» ed anche «un invito a non tacere», ha commentato Begoña Feijoo Fariña, ideatrice del progetto e direttrice artistica del festival, in occasione della conferenza stampa di questa mattina. Sulla stessa linea il presidente dell’associazione promotrice, Kaspar Howald, e Michela Paganini, presidente della Commissione cultura del Comune di Poschiavo, la quale ha sottolineato come il festival sia ormai diventato un motivo di orgoglio per la valle, da sempre terra aperta al confronto e al dialogo con altre culture. Alla presentazione è intervenuta anche Anna Capelli, direttrice didattica dei laboratori per l’infanzia, che animerà Libretticolare: gli appuntamenti, in programma il 4 e il 5 ottobre al Centro Parrocchiale (mattino 9.45-12.45 e pomeriggio 14.15-18.45), proporranno letture, invenzioni di storie orali, scritte e musicali, disegni ispirati a racconti, fino alla rilegatura artigianale dei propri testi. La prenotazione per i laboratori, per bambini dai 5 ai 12 anni, è consigliata: (+41) 079 798 43 37, laboratori@lettereallavalposchiavo.ch.
L’edizione 2025 vede la conferma di consolidate collaborazioni e si arricchisce di importanti sinergie, con la Casa della letteratura per la Svizzera italiana, la rivista Viceversa letteratura, il Premio letterario Grigione, ed Alice, il magazine settimanale di Rete Due. Inoltre, grazie alla Casa dei traduttori di Looren, che quest’anno celebra vent’anni di attività con un focus sull’America Latina, a Poschiavo arriveranno autori come Isabel García, Carla Imbrogno, Ariel Dilon e Fernando De Leonardis. Incontri e letture in più lingue – dal romancio allo spagnolo, dal portoghese all’italiano – renderanno ancora più viva la dimensione plurilingue della rassegna. Già il 2 ottobre, in anteprima, la piazza di Poschiavo ospiterà una lettura corale plurilingue, nell’ambito del laboratorio di traduzione letteraria promosso da Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo e condotto da Anna Ruchat: una lettura collettiva che sarà introdotta dalla violinista Dorotea Crameri. Tutti gli altri incontri, gratuiti, si terranno invece a Casa Torre e vedranno alternarsi autori e autrici provenienti da tutto il panorama letterario svizzero e internazionale. Tra i protagonisti: la cantante Elina Duni con il chitarrista Rob Luft; poeti e narratori come Fabiano Alborghetti, Prisca Agustoni, Gianna Olinda Cadonau, Joseph Incardona, Luca Brunoni, Viola Cadruvi, Henri Michel Yéré; fino ad arrivare a figure di spicco della scena europea come Kim de l’Horizon ed Elvira Dones. Ad accompagnare il festival ci sarà anche l’attore e regista Massimiliano Zampetti che con le sue letture sceniche in italiano punteggerà diversi momenti del programma, arricchendo di suggestioni teatrali l’esperienza degli incontri.
Programma
Venerdì 3 ottobre
Il festival si apre alle 20.00 con Chansons d’amour et d’exil, concerto di Elina Duni e Rob Luft. Nata a Tirana e cresciuta in Svizzera, Duni ha sviluppato un linguaggio musicale personale che intreccia jazz, canzone e tradizione popolare balcanica e mediterranea. Accanto a lei, il chitarrista londinese Luft, raffinato improvvisatore, con cui condivide un’intesa creativa che ha dato vita a un repertorio di brani senza confini di genere o di lingua.
Sabato 4 ottobre
La giornata entra nel vivo alle 10.00 con l’incontro Raccontare in poesia. I versi come linguaggio narrativo, in collaborazione con la Casa della Letteratura per la Svizzera italiana. Il giovane autore Noè Albergati, che ha appena pubblicato il romanzo in versi Cemento e vento (Gabriele Capelli Editore 2025), dialoga con il poeta ticinese Fabiano Alborghetti, autore del romanzo in versi Maiser, con cui ha vinto il Premio svizzero di letteratura 2018.
Alle 11.30 spazio a Scrivere tra le lingue, conversazione multilingue con Prisca Agustoni e Gianna Olinda Cadonau. Agustoni, nata a Lugano e oggi residente in Brasile, è una poetessa che scrive in italiano, francese e portoghese; tra i suoi titoli più recenti si ricordano Verso la ruggine (Interlinea 2022, Premio svizzero di letteratura) e L’animale estremo (Interno poesia 2025, finalista Premio Strega). Cadonau, invece, scrive in romancio e in tedesco; ha pubblicato le raccolte poetiche Ultim’ura da la not – Letzte Stunde der Nacht (2016, Premio Terra Nova) e pajais in uondas – wiegendes Land (2020). Il suo romanzo Feuerlilie (Lenos 2023) ha vinto il premio Studer/Ganz.
Alle 14.30 arriva a Poschiavo Alice, il magazine culturale di Rete Due, che trasmetterà in diretta dal festival. Protagonisti del dialogo con la giornalista Moira Bubola saranno Joseph Incardona e Luca Brunoni. Incardona, scrittore italo-svizzero cresciuto a Ginevra, è autore di romanzi noir e sociali tradotti in più di dieci lingue, con cui ha vinto premi prestigiosi in Svizzera e in Francia. Brunoni, nato a Lugano e oggi residente a Neuchâtel, insegna e scrive romanzi: dopo i due titoli in italiano Silenzi (2019) e Indelebile (2021), ha scelto di passare al francese con En surface (Finitude 2025).
Alle 16.00 Viola Cadruvi sarà intervistata da Flurina Badel sull’esperienza di scrivere narrativa in Rumantsch Grischun. Cadruvi, autrice di racconti e romanzi, ha esordito con La feglia dal fraissen (2020) e ha consolidato la sua voce con Panuglias da fim (2021). Ha ricevuto riconoscimenti importanti per la sua produzione e ha recentemente discusso un dottorato all’Università di Zurigo sulla rappresentazione del femminile nella letteratura romancia.
Alle 17.30, l’incontro Lingue imposte, lingue del cuore porta a Poschiavo il poeta ivoriano-svizzero Henri Michel Yéré, che ha pubblicato raccolte come La nuit était notre seule arme (2015) e Polo kouman/Polo parle (Éditions d’en bas, 2023), quest’ultima premiata a livello internazionale. Dialogherà con la traduttrice Carlotta Bernardoni Jaquinta sul rapporto tra lingua madre, lingue d’adozione e scrittura poetica.
La giornata si chiude alle 20.30 con uno degli ospiti più attesi: Kim de l’Horizon, autore svizzero non binario che ha conquistato la scena internazionale con il romanzo Blutbuch (Perché sono da sempre un corso d’acqua 2022), vincitore del Deutscher Buchpreis e del Premio svizzero del libro. L’incontro con la traduttrice Silvia Albesano sarà dedicato al tema delle mescolanze linguistiche al servizio di identità fluide e in trasformazione.
Domenica 5 ottobre
La terza giornata del festival si apre alle 10.00 con la scrittrice bilingue Elvira Dones (tra le ospiti delle residenze artistiche del festival) che dialogherà con Simone Pellicioli sul realismo e la poetica del suo linguaggio narrativo. Dones, nata in Albania e naturalizzata svizzera, scrive in italiano e albanese ed è anche autrice di documentari.
Alle 11.30 torna l’appuntamento con la rivista Viceversa letteratura, giunta al numero 19. Ruth Gantert, direttrice editoriale, presenterà il volume insieme a Ralph Tharayil e Mariann Bühler. Tharayil, vincitore del Premio Terra Nova con Nimm die Alpen weg, è attualmente autore residente al Bühnen Bern e prepara un adattamento teatrale del Libro della giungla per il 2026.
Alle 14.30 sarà la volta di Eugène Meiltz, romanziere e performer che da anni porta i suoi testi in scena impersonando i suoi stessi personaggi. Con Lettre à mon dictateur (2022) ha ottenuto il Premio svizzero di letteratura; il suo ultimo romanzo L’ombre de la Belle è appena uscito per Slatkine. A dialogare con lui, nell’evento intitolato Scrivere nella lingua di adozione, sarà Carlotta Bernardoni Jaquinta.
Il festival si chiude alle 16.00 con un incontro dedicato al Premio Letterario Grigione: Essere autori in terra trilingue. Protagonista la performance bilingue Disgust di Flurina Badel, autrice, poeta e artista visiva, che riflette con ironia e profondità sul vivere tra lingue diverse, interrogandosi sul senso di appartenenza, sulla tensione tra individuo e collettività e sul ruolo della parola in un mondo attraversato da crisi sociali e ambientali.
Lucrezia Greppi