Teatro

Dopo dieci anni, il Teatro dei Fauni deve lasciare il suo Atelier

Dopo dieci anni di attività intensa all’Atelier di via alla Morettina 2 a Locarno, il Teatro dei Fauni – che celebra quest’anno i suoi quarant’anni – e l’associazione OSA! sono costretti a lasciare lo spazio che ha ospitato produzioni, laboratori, concerti e corsi d’arte. Una chiusura che riaccende il dibattito sulla scarsità di luoghi dedicati alla cultura nel locarnese.

Il nuovo “nido” delle due realtà sarà lo Spazio ELLE, che accoglierà una parte delle attività e permetterà la continuità dei festival internazionali Il castello incantato, La donna crea e Voci audaci, diffusi in una decina di Comuni e in 18 sale e piazze del territorio. La migrazione richiederà una buona dose di elasticità – gli spazi sono limitati – ma anche l’immaginazione e l’impegno necessari per trasformare la sfida in un’occasione creativa.

Il passaggio del Teatro dei Fauni dal vecchio Atelier al nuovo spazio di Spazio ELLE sarà segnato da due appuntamenti aperti al pubblico.

Il primo evento si terrà martedì 16 dicembre all’Atelier, con entrata libera. La serata inizierà alle 19.30 con il Mercato dei costumi del Teatro dei Fauni, per poi proseguire alle 20.00 con Quell’antico villaggio, un’azione scenica con maschere realizzata dal laboratorio teatrale multiculturale IncontrArti, sotto la guida di Lianca Pandolfini e Ramazan Rahimi. Il laboratorio, che riunisce partecipanti di diverse provenienze, riprenderà da gennaio allo Spazio ELLE con la direzione artistica di Teatro Zigoia. Durante la performance sono previste improvvisazioni vocali di Costanza Sansoni, Clara Tadini e Oskar Boldre, che arricchiranno il gioco scenico.

Il secondo appuntamento, il primo nella nuova sede, è programmato per sabato 20 dicembre allo Spazio ELLE di Locarno, sempre a entrata libera. Alle 17.00 andrà in scena I tre doni del vento Tramontano dei Pupi di Stac di Firenze, storica compagnia di burattini attiva dal 1946. Lo spettacolo, adatto a tutte le età, racconta una fiaba toscana in cui le divinità del vento intervengono nelle vicende degli umani, alternando generosità e severità, mentre i prepotenti finiscono immancabilmente per ricevere la loro lezione.

Per informazioni: fauni@teatro-fauni.ch – 079 331 35 56.

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