Lutto

Addio allo scrittore Paul Auster

Lo scrittore americano Paul Auster in un'immagine del 2010

Lo scrittore americano Paul Auster in un’immagine del 2010

Il romanziere, ma anche poeta, traduttore, critico, saggista e sceneggiatore americano Paul Auster è morto, nella sua casa di Brooklyn, a New York, martedì 30 aprile di sera, come annunciato dal New York Times. Aveva 77 anni e una quarantina di libri alle spalle, tradotti in più di 40 lingue. Sua moglie, Siri Hustvedt, anche lei scrittrice, aveva annunciato nel marzo 2023 che soffriva di cancro, diagnosticato a dicembre dopo diversi mesi di malattia. Paul Auster era trattato al Memorial Sloan Kettering Cancer Center, a New York. “Vivo in un posto che ho finito per chiamare Cancerland”, scriveva Siri Hustvedt: “Vivere con qualcuno che ha un cancro e che è bombardato da chemioterapia e immunoterapia è un’avventura di vicinanza e separazione.”

Paul Auster è un autore che ha lasciato un segno indelebile nel panorama letterario americano, con una vasta gamma di opere che spaziano tra romanzi, poesie, saggi, e sceneggiature. Tra i suoi libri più noti si annoverano Moon Palace (1990), Leviatano (1993), e Uomo nel buio (2009), con la recente aggiunta di Baumgartner (2024). Questi lavori evidenziano la capacità di Auster di esplorare temi complessi come l’identità, il caso e il destino attraverso una narrazione intensamente coinvolgente e personaggi profondamente realizzati.

Auster ha anche avuto una presenza significativa nel campo della critica letteraria e della traduzione, contribuendo alla diffusione di autori come Stéphane Mallarmé e Georges Simenon in lingua inglese. La sua carriera letteraria è iniziata con L’invenzione della solitudine (1982), seguita da una serie di romanzi che hanno consolidato la sua reputazione. Tra questi, “La Trilogia newyorkese”, con Città di vetro, Fantasmi e La stanza chiusa.

Il suo romanzo 4 3 2 1 è particolarmente notevole per la sua struttura complessa, narrando le quattro vite possibili del protagonista Archie Ferguson, che riflettono le ossessioni di Auster per il caso e il destino. Inoltre, Auster ha esplorato temi di rilevanza sociale e politica, come evidenziato nel suo saggio Paese di sangue (2023), che affronta la violenza armata negli Stati Uniti.

La sua vita personale e le sue esperienze hanno spesso trovato eco nelle sue opere, rendendo la sua scrittura non solo una finestra sulle sue narrativa ma anche un riflesso delle sue battaglie personali, incluso il suo confronto con il cancro negli ultimi anni della sua vita.

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