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Biblioteca digitale del Canton Ticino: disponibili 429 titoli

Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS), per il tramite della Divisione della cultura e degli studi universitari (DCSU), comunica che la piattaforma Biblioteca digitale del Cantone Ticino ha raggiunto a fine 2020 il traguardo delle 145’000 pagine. Complessivamente sono ora disponibili 429 titoli. Queste opere, curate o custodite dagli istituti che fanno capo alla Divisione, sono liberamente consultabili e scaricabili dal sito della Biblioteca digitale.

Online dal 21 marzo 2019, la Biblioteca digitale del Cantone Ticino permette di consultare liberamente i titoli di numerose collane, a cui si aggiungono ora – a titolo d’esempio – 46 aldine del Fondo Colombi conservate presso la Biblioteca cantonale di Lugano, le nuove collane Documenti di cultura contemporanea dell’Archivio Prezzolini e Quaderni della Divisione della cultura e degli studi universitari, le oltre 100 pubblicazioni dello Scaffale Carlo Cattaneo e 21 fogli volanti dell’Archivio storico della Città di Lugano, che vanno ad aggiungersi a quelli dell’Archivio di Stato.

Probabilmente tra i primi prodotti della stampa a caratteri mobili, i fogli volanti venivano utilizzati come mezzo di comunicazione di massa per varie pubblicazioni, di natura in genere effimera e occasionale, come avvisi, decreti, proclami o componimenti poetici stampati in occasione di cerimonie religiose e civili. Collezioni pregiate che grazie a questa piattaforma sono fruibili da interessati e ricercatori nei più svariati ambiti.

Sono state infine alimentate con nuovi titoli alcune delle collane già presenti sul sito: complessivamente la biblioteca virtuale offre l’accesso a 429 titoli, equivalenti a 145’531 pagine. Tra le particolarità di questa offerta, si segnala l’abbinamento di testi scritti e documenti audio proposto in alcune pubblicazioni. Nel caso dei Documenti orali della Svizzera italiana è così possibile leggere il testo dialettale trascritto e nel contempo ascoltare il sonoro dell’intervista originale nella varietà di dialetto locale.

I materiali sono messi a disposizione primariamente dalla Divisione della cultura e degli studi universitari e dai suoi istituti: l’Archivio di Stato del Cantone Ticino, le Biblioteche cantonali con il Sistema bibliotecario ticinese, il Centro di dialettologia e di etnografia, e la Pinacoteca cantonale Giovanni Züst. Il progetto è curato dal Sistema per la valorizzazione del patrimonio culturale, un servizio dell’Ufficio dell’analisi e del patrimonio culturale digitale.

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