Editoriale

Clara Schumann, una virtuosa dalla volontà ferrea

Clara Wieck Schumann nel 1838

Clara Wieck Schumann in una litografia del 1838.

Duecento anni fa, il 13 settembre 1819, nasceva a Lipsia la pianista e compositrice tedesca Clara Schumann. Clara Josephine Wieck Schumann, moglie del compositore Robert Schumann, è stata una delle pianiste più importanti dell’era romantica. Il padre, Johann Gottlob Friedrich Wieck, teologo e appassionato di musica, nonché fondatore di una fabbrica di pianoforti, riconobbe presto il talento musicale della figlia, impartendole personalmente lezioni di pianoforte e contribuendo a farne un’acclamata concertista. Ancora giovanissima, Clara tenne concerti in presenza di personalità quali Goethe, Nicolò Paganini e Franz Liszt. All’età di 18 anni a Vienna venne nominata “virtuosa da camera” dell’imperatore.
L’attività di compositrice fu altrettanto brillante di quella di pianista. Le sue Quatre Polonaises op. 1 furono pubblicate quando aveva solo 10 o 11 anni. Fra le numerose pagine che ci ha lasciato, il suo Trio in sol minore per pianoforte, violino e violoncello op. 17 è considerato il suo capolavoro.
Innamoratasi a 16 anni di Robert Schumann, allievo del padre, potè sposarlo solo nel 1840, alla vigilia del suo ventunesimo compleanno. Il padre disapprovò decisamente il matrimonio, considerando Robert Schumann «un mediocre».
Dopo la morte del marito nel 1856 Clara si dedicò in primo luogo all’interpretazione dei lavori di Schumann e ciò contribuì in modo decisivo alla fortuna che le opere del compositore conobbero a partire dagli anni Settanta dell’Ottocento. L’intensa agenda richiese però un pesante tributo in termine di salute. Clara lamentava infatti spesso forti dolori alle braccia a causa delle troppe ore passate al pianoforte e dal 1875 fu costretta a diminuire l’attività concertistica.
Nel 1878 ottenne, come prima donna, un incarico di docente alla Hochschule für Musik di Francoforte sul Meno, riuscendo a strappare alla direzione del conservatorio privato un contratto a condizioni inaudite per il tempo, come ad esempio la possibilità di scegliere personalmente i pochi allievi e di poter impartire le lezioni nella sua abitazione nella Myliusstraße, ribattezzata presto dai suoi allievi «la via dei sospiri e del pianto».
Il 26 marzo 1896, cinque anni dopo aver dato l’ultimo concerto pubblico, Clara Schumann venne colpita da un ictus. Morì il 20 maggio all’età di 77 anni. Per sua espressa volontà è stata sepolta a Bonn nella stessa tomba del marito, nel cimitero Alter Friedhof.

Corinne Bianchi e Cleto Pescia

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