Coronavirus

Crescita del PIL svizzero a rischio per la variante Omicron

L’arrivo della variante Omicron crea grande incertezza riguardo l’evoluzione della pandemia e dei conseguenti effetti economici. Secondo le prime stime di BAK Economics, nel 2022 Omicron potrebbe rallentare sensibilmente la ripresa economica, portando il PIL svizzero a crescere dell’1.3% anziché di circa il 3%.

Anche senza Omicron, precisa BAK Economics, nei prossimi mesi il processo di ripresa economica deve affrontare grandi sfide, come dimostra l’aumento esponenziale dei contagi. A causa dell’introduzione di nuove restrizioni e di un’accresciuta cautela da parte degli attori economici, per l’ultimo trimestre del 2021 e il primo trimestre del 2022 ci si aspetta una tendenza economica “piatta”. Grazie a un dinamismo nettamente maggiore nel secondo e terzo trimestre del 2022, senza Omicron sarebbe possibile un aumento del prodotto interno lordo svizzero del 3% per tutto il 2022 (2021: +3.3%).

Queste stime iniziali basate su modelli mostrano i possibili impatti di Omicron sullo sviluppo del PIL svizzero. Secondo le informazioni attualmente disponibili è sempre possibile che Omicron non si riveli più pericolosa della variante Delta e che ciò non generi quindi quasi nessun costo economico aggiuntivo. Tuttavia, se i timori circa la maggiore contagiosità di Omicron e la sua capacità di minare almeno parzialmente la protezione immunitaria dovessero essere confermati dai fatti, le prospettive economiche si vedrebbero ridimensionate in modo significativo.

Anche se i consumatori e le imprese hanno imparato a far fronte alle restrizioni imposte dalla pandemia, nuove limitazioni potrebbero causare un crollo del consumo privato fino al 4.6%, simile a quello che è successo all’inizio del 2021. A differenza del 2021, l’industria non sarà però in grado di compensare il calo. Questo perché si troverebbe in una posizione di partenza fragile, a cui verrebbero aggiunti ulteriori problemi alla catena di approvvigionamento e un aumento generale dell’incertezza.

Nel primo trimestre del 2022, invece della stagnazione, ci si aspetterebbe così un forte calo dell’attività economica (-3% trimestre dopo trimestre), e la ripresa prevista per la primavera (senza Omicron) si manifesterebbe solo più avanti nell’anno. Nel complesso, Omicron potrebbe dunque ridurre la crescita del PIL all’1.3% nel 2022 posticipando la ripresa vera e propria solo nel 2023.

Questi calcoli basati su modelli e sulle informazioni attualmente disponibili defin scono così come la variante Omicron potrebbe influenzare la ripresa economica. I prossimi giorni e le prossime settimane mostreranno quale sarà l’effettivo impatto economico di Omicron, permettendo di adattare gli scenari sulla base di dati sempre aggiornati, nonché grazie a maggiori informazioni riguardo questa nuova mutazione del virus.

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