Cultura

Dalla poesia al cortometraggio: “L’infinito” di Simone Massi

L’Infinito di Giacomo Leopardi è diventata una videopoesia, ovvero una poesia in forma di cortometraggio. Un minuto e mezzo in cui si intrecciano storie e presenze, persone e animali, vissuti e istinti raccontati dalla matita in movimento di Simone Massi. La videopoesia, proiettata in anteprima al 15° Festival di poesia totale “La punta della lingua 2020” (Ancona e San Severino delle Marche, Italia) è stata protagonista pochi giorni fa del 10° Festival Internazionale di Animazione “Supertoon” (Šibenik, Croazia) e sarà l’unica opera a rappresentare l’Italia al 18° Festival Internazionale di Animazione (Hiroshima, Giappone), in programma dal 20 al 24 agosto.

L’animazione è firmata da Simone Massi, la voce recitante è di Neri Marcorè, la colonna sonora di Stefano Sasso, le riprese di Julia Gromskaya e la post-produzione di Lola Capote. «Poesia, immaginazione, fantasia: questi i fili senza tempo che Simone Massi ha saputo legare alla celebre poesia L’infinito di Giacomo Leopardi nel suo cortometraggio», ha affermato Rita Soccio, Assessore alle Culture del Comune di Recanati. Simone Massi, già vincitore di un David di Donatello 2012 e di due Nastri d’argento nel 2014 e 2015, è ritenuto uno dei più grandi registi di cinema d’animazione al mondo. «Ho cercato di staccarmi dal testo e raccontare una piccola storia dentro la storia, lasciando fluire i turbamenti e le visioni che il testo evoca ancora oggi, a distanza di duecento anni», ha dichiarato il regista. L’opera, commissionata dal Comune di Recanati, è co-prodotta dall’impresa creativa no-profit Nie Wiem.

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