Anniversari

Festa dell’Europa, 70 anni di solidarietà

Si celebra oggi la pace e l’unità in Europa, una data storica che ricorda la proposta avanzata nel 1950 dall’allora ministro degli esteri francese Robert Schuman nel creare una Comunità europea del carbone e dell’acciaio con l’obiettivo di rendere impensabile un’altra guerra tra le nazioni europee.
Per la prima volta venne così istituita una comunità sovrannazionale.

Quella di Schuman fu il primo passo verso la creazione dell’Unione Europea che negli ultimi mesi ha dovuto mostrare tutta la sua unità e solidarietà tra una Nazione e l’altra.

Il recente virus ha portato l’Europa (e non solo) davanti a una sfida profonda, mettendo alla prova la capacità dell’UE di rispondere a questa attuale crisi epidemica.
Il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha sottolineato quanto questa Unione è importante perché «Permetterà di affrontare in modo più efficace la pandemia, una sfida di dimensioni realmente globali, sul piano della ricerca e della assunzione di misure per la difesa della salute e sul piano della ripresa economica e sociale. Saremmo tutti più in difficoltà se non potessimo disporre di quella necessaria rete di condivisione che lega i nostri popoli attraverso le istituzioni comuni».

Le sue parole hanno però riscontrato anche delle critiche, in particolare modo nel mondo social di Twitter dove diversi cittadini italiani, e non, hanno sottolineato che «non sempre durante questi mesi l’UE sia stata corretta e “Solidale”, in particolare modo verso l’Italia e gli italiani nell’affrontare il virus»; altri hanno condiviso i loro sentirsi «abbandonati e assenti dall’Europa nel momento del bisogno». Ci sono però quelli che difendono e credono ancora profondamente in questa Unione e che questa pandemia sia «un’occasione per crescere, migliorare e fare passi avanti uniti più che mai».

Umberto Eco disse: «Quello dell’identità europea è un problema antico. Ma il dialogo tra letterature, filosofie, opere musicali e teatrali esiste da tempo. E su di esso si fonda una comunità che resiste alla più grande barriera: quella linguistica» e chissà se questo dialogo potrà mai essere abbastanza forte e rumoroso da abbattere anche le barriere politiche?

MEA

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