Teatro

FIT prosegue con Francesca Sproccati e Michikazu Matsune

La trentesima edizione del FIT – Festival Internazionale del Teatro e della scena contemporanea, apertasi con Fedra di Leonardo Lidi (v. Le solitudini di Fedra, recensione di Manuela Camponovo), questo weekend entra nel vivo della programmazione grazie a Francesca Sproccati. La performer ticinese, artista residente al LAC, presenta l’anteprima assoluta di Out of me, Inside You (1 e 2 ottobre, Teatrostudio, ore 17 e 19) in cui sviluppa la sua indagine artistica sulla relazione tra azione e contemplazione. Un live set fatto di frammenti video, parole, suoni e luce, in cui il corpo della performer invita lo spettatore ad assistere a una celebrazione.

“Mitsouko & Mitsuko” di Michikazu Matsune. © Susanna Hofer

Seguono due lavori dell’artista giapponese Michikazu Matsune: Mitsouko & Mitsuko (2 ottobre, LAC, ore 20.30), progetto che esplora la storia di due donne giapponesi vissute nella prima metà del XX secolo per interrogarsi sul presente; Goodbye (3 ottobre, Teatrostudio, ore 18 e 20.30), una performance in cui si citano, tra le altre, la lettera che l’imperatrice Maria Teresa spedì alla figlia Maria Antonietta nel giorno della sua partenza per la Francia, quella di un cieco al suo defunto cane guida, del pilota kamikaze ai suoi figli prima della sua missione, di Kurt Cobain prima di suicidarsi.

L’intera programmazione del FIT (1-10 ottobre) è attraversata dai lavori di Lingua Madre – Capsule per il futuro, progetto digitale del LAC vincitore del Premio Hystrio Digital Stage. Dopo la fruizione nelle case di ognuno di noi, il FIT allestisce un salotto cinematografico in Sala 4 (con ingresso a pagamento) e una postazione nella Hall del LAC (con fruizione gratuita).

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