Novità editoriale

“Il Cantonetto” e la storia culturale del territorio ticinese

Veduta primonovecentesca della campagna del Malcantone. Sullo sfondo il villaggio di Breno e in primo piano due contadine nei costumi tradizionali. 

È apparso in questi giorni il nuovo fascicolo della rivista di cultura luganese Il Cantonetto (Dicembre 2020, n. 2), diretta dallo storico Carlo Agliati.

Le tematiche del numero che chiude l’annata 2020 attraversano numerosi ambiti della storia culturale del territorio ticinese: arte, lingua e dialetto, letteratura e teatro, storia dell’imprenditoria al tempo dell’emigrazione… L’apertura è riservata a una riflessione dello scrittore Sergej Roić incentrata sulla nostra società al tempo della pandemia, accompagnata da immagini fermate dal fotografo Massimo Pacciorini-Job a Bellinzona nei giorni del lockdown della scorsa primavera e dipinti del pittore luganese Renzo Ferrari, che in quelle lunghe settimane ha elaborato una sorta di “diario per immagini”. Tra i numerosi interventi, si segnala la ricostruzione di Renato Martinoni della vicenda di un ragazzino dodicenne “difficile” di Minusio, Emilio, che posto agli arresti a pane e acqua per aver tentato di incendiare un pollaio nel 1900 è finito negli archivi del celebre criminologo e antropologo Cesare Lombroso, da dove è riemerso oggigiorno con la qualifica di “criminale” e “omicida”…

La fotografia qui riprodotta accompagna un testo di Mario Vicari dedicato alla lingua – tra dialetto e italiano – di un contadino malcantonese dell’Ottocento.

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