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Il palinsesto di “Lingua Madre”

“Ci guardano – prontuario di un innocente”. © REC – LAC 2021

Il ricco palinsesto di Lingua Madre – capsule per il futuro, è stato presentato oggi, in occasione della conferenza stampa cui hanno partecipato gli ideatori del progetto, il direttore artistico del LAC Carmelo Rifici e la direttrice artistica del FIT Festival Paola Tripoli, insieme al Direttore del LAC Michel Gagnon, il Presidente del LAC Roberto Badaracco, e Luigi Maria Di Corato, Direttore Fondazione Lugano per il Polo Culturale.

Nel seguito tutti gli appuntamenti di Lingua Madre:

 

Video artistici

Il percorso di Lingua Madre sarà inaugurato da Poesie anatomiche (13.03): nove brevi liriche poetiche in cui il verso di Francesca Sangalli si incarna e vive nelle pieghe del corpo di Camilla Parini, diretta da Alessio Maria Romano, recente vincitore del Leone d’argento alla Biennale di Venezia. Ci guardano – prontuario di un innocente (20.03) sono dieci monologhi “aperti” in cui Rifici rilegge alcuni dei temi da lui attraversati negli anni recenti del suo lavoro artistico; un viaggio nel tempo, un flusso di coscienza che si svela in un gioco di rimandi e riflessi che rievocano personaggi mitici o realmente esistiti suggeriti dal tema del capro espiatorio. Riccardo Favaro firma Analisi Logica: una drammaturgia in forma di saggio articolato in tre capitoli (Soggetto: 27.03, 03.04, 10.04) e un epilogo (Appunti per un Predicato: 17.04). Gabriele Marangoni, musicista di fama internazionale noto per il suggestivo Silent, torna al LAC con Metastasis, che si declina in tre opere video (16.04, 30.04, 14.05) e tre creazioni sonore (23.04, 07.05, 21.05) in cui ascolteremo la voce dolente del Pianeta Terra, grazie all’interpretazione di Francesca Dalla Monica e di Nello Provenzano. Cosa succede quando il genere umano, dopo aver alterato gli equilibri del pianeta Terra, smette di essere il centro del mondo? Parte da questa domanda della filosofa Donna Haraway l’opera video di Rifici Cinque camille (15.05), con protagonista la voce narrante di Daria Deflorian. Quello che vede l’acqua (17.05) consiste nella raccolta di materiali sonori e visivi e tattili attraverso il corpo e la danza. Concepito e realizzato dalla scrittrice Caterina Serra, la coreografa e danzatrice Annamaria Ajmone, il docente Stefano Tomassini e i performer e studenti IUAV Venezia. Corso di persuasione (22.05), scritto da Francesca Sangalli, è un vero e proprio corso la cui idea portante è sedurre lo spettatore, offrendogli gli strumenti per condizionare gli altri agendo in maniera manipolatoria grazie al linguaggio corporeo e verbale. L’interpretazione ipnotica di Marleen Scholten è guidata dalla regia di Tindaro Granata.

 

Creazioni sonore

Estado Vegetal (31.03), proposto al FIT Festival 2017, propone un radicale cambio di prospettiva che rovescia la logica antropocentrica e mette al centro il mondo delle piante e la loro intelligenza. Creazione sonora della drammaturga cilena Manuela Ingante, riletta da Cristina Galbiati (Trickster-p). Alan Alpenfelt e Zeno Gabaglio propongono Before The Revolution – Remix (07.04) – dell’omonimo lavoro dell’egiziano Amhed El Attar visto al FIT nel 2017 – qui riletto grazie a una originale creazione sonora, in cui chi ascolta potrà interagire grazie al web e SMS, e riflettere sulla libertà di espressione. Proseguendo il suo percorso di ricerca sui classici, Rifici propone un Prometeo Incatenato (28.04) riletto in versione sonora: un lavoro in cui dirige un cast di attori tra cui Anahì Traversi, Igor Horvat e Giovanni Crippa. Chiudono il corpus sonoro tre creazioni di Metastasis (23.04, 7.05, 21.05) e Trenodia per uno spaesamento (18.05), creazione sonora che afferisce al progetto Quello che vede l’acqua.

 

Testi

Mockumentary e Ipertesto, entrambi lavori di Sangalli, aprono il corpus “Testi”. Mockumentary (25.03) è l’espediente narrativo in cui eventi fittizi sono presentati come reali grazie all’artificio del linguaggio di stile documentaristico; Sangalli ci descrive uno scienziato impegnato nella stesura di una conferenza che sostiene la tesi che l’intelligenza e la memoria si possono espandere grazie a dei dispositivi. Ipertesto (12.04) ci fa riflettere sull’impossibilità di concentrarsi su un unico romanzo, per poi svelarne il meccanismo. Completa il corpus Quello che vede l’acqua (20.05), libretto digitale che approfondisce i temi del progetto omonimo.

 

Documentari

Il corpo – poesia di Chiara Bersani, voce del verbo trasmettere (15.04, 22.04), reportage che riflette sulla trasmissione del sapere della pratica artistica e Il corpo – utopia di Annie Hanauer, voce del verbo creare (data ancora da definire), riflessione sulle idee storiche e contemporanee di utopia, aprono e chiudono il corpus “documentari”. Cosa succede se all’essere umano vengono a mancare i rituali fondamentali che ne hanno segnato l’esistenza? Un quesito a cui Angela Dematté cerca di rispondere in Un rito di passaggio, un documentario in tre puntate (24.04, 1.05, 8.05). In La parola, indagine sul linguaggio (29.04) Silvia Masotti e Camilla Zorzi, attrici e pedagoghe, hanno invitato circa 50 bambini e ragazzi a interrogarsi sul rapporto tra parola, frase, memoria e rito collettivo. Tindaro Granata è l’autore di Certi Comizi (27.05), una mappa “umanografica” del territorio ticinese ispirata da Pasolini nel suo Comizi d’amore.

 

Film

Introdotto da una conversazione curata da Lorenzo Conti con Alessandro Sciarroni e con il regista Cosimo Terlizzi vedremo Aurora – Un percorso di creazione (16.03, 06.04), lavoro che documenta il percorso di creazione dello spettacolo di Sciarroni sul Goalball, sport praticato da atleti con disabilità visiva. Si prosegue con Stefan Kaegi e il suo Uncanny Valley (23.03, 22.04), un lavoro sulla relazione tra originale e copia di cui è protagonista un umanoide che prende il posto dell’autore in carne e ossa. Il corpus si completa con The Sky over Kibera (13.04, 11.05) film che Marco Martinelli ha girato in uno slum di Nairobi reinventando il capolavoro dantesco grazie a 150 bambini e adolescenti kenioti.

 

Other Lands – narrazioni non retoriche

L’attenzione a mondi lontani da noi è quella che ha guidato il lavoro di Paola Tripoli nella curatela del corpus “Other Lands” (09.05, 16.05) uno spazio dedicato ad artisti e luoghi in cui il rapporto tra creazione artistica e politica vive in zone di pericolo.

 

Conferenze

Concepito da LAC edu in collaborazione con ticinoscienza.ch, il progetto si apre con l’intervento di Andrea Moro, docente di linguistica a Pisa che parlerà di neurolinguistica in I confini di Babele. Lingue impossibili, logica e cervello (27.03); Luca Maria Gambardella, docente di intelligenza artificiale all’USI interverrà con un contributo sull’intelligenza artificiale intitolato Umani, noi non vi distruggeremo, The Guardian 2020 (20.04); Mario De Caro docente di Filosofia Morale all’Università Roma Tre con la conferenza Mente, linguaggio e libertà nell’età delle scienze cognitive (22.05) e, infine Francesco Morace, sociologo e saggista, fondatore di Future Concept Lab, interverrà con una lezione di sociologia in La lingua è il bello del mondo (25.05).

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