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“La spina dorsale di un uomo. Storia della cravatta”, la nuova mostra a Como

Il 2022 apre le porte al colore e alla creatività comasca con l’accessorio più cool della moda maschile: la mostra La spina dorsale di un uomo. Storia della cravatta, è visitabile dal 10 febbraio al 29 maggio al Museo della Seta di Como. In mostra in più di trecento varianti di forma e colore rigorosamente in seta made in Como.

Elemento distintivo per gli eserciti di ventura dal Seicento, la cravatta ha attraversato la nostra storia diventando protagonista di racconti e di trattati sul suo uso e sul suo significato divenendo, dalla seconda metà dell’Ottocento, l’emblema assoluto dell’eleganza maschile. Tela bianca da pittore, la cravatta è da sempre simbolo di creatività: dai tessuti stampati a quelli operati, da semplici tinte unite sino a diventare un dipinto da sfoggiare tra camicia e giacca. La cravatta ha saputo travalicare anche i suoi confini naturali e diventare di legno, di plastica e metallo. Da Bruno Munari a Enrico Bay la cravatta è diventata strumento di ricerca, di provocazione ma anche di emancipazione, tanto è vero che già dal 1926 le Flapper girl vestite da Madeleine e Madeleine indossano smoking maschili con le imprescindibili cravatte. Artigianalità e maestria al Museo della Seta sono raccontate anche dietro le quinte: dalle fustelle in metallo che sembrano trappole per orsi alle fibre utilizzate per imbottirle, dalle cuciture sino alle cravatte realizzate con stoffe di recupero, accostando materiali e colori che creano corolle di nuances inaspettate. La cravatta è segno distintivo anche per come si annoda: del centinaio di nodi possibili (alcuni imperdibili nella loro complessità) il Museo della Seta offre un campionario storico dei più illustri personaggi protagonisti del ventesimo secolo che hanno legato al loro carisma un particolare nodo che li ha rappresentati.

La spina dorsale di un uomo è anche un fenomeno di land art: in occasione del passaggio a Como dell’Edizione 102 del Giro d’Italia anche i monumenti di Alessandro Volta e di Giuseppe Garibaldi non si sono fatti mancare una gigantesca cravatta rosa nel nome della manifestazione ciclistica. La cravatta sarà protagonista, nel corso della mostra, di conversazioni tra creativi e artigiani sul suo infaticabile ed innovativo ruolo. Inoltre, verranno organizzati laboratori tematici per il giovane pubblico.

La mostra è visitabile negli orari di apertura del Museo: dal martedì alla domenica dalle 14.00 alle 18.00.

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