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La terna finalista del Premio letterario Amalago 2024

Domenica 12 maggio al Grand Hotel Bristol di Stresa, si terrà la proclamazione dei vincitori del premio letterario Amalago 2023/24. A contendersi la terza edizione del premio, sotto la presidenza di Giovanni Grasso e coordinato da Sibyl von der Schulenburg, sono: Andrea Frediani con Il nazista che visse due volte (Newton Compton Editori 2022), Luigi Barnaba Frigoli con Guerriera. L’incredibile storia di Bona Lombardi (Rizzoli 2022) e Carla Maria Russo con I venturieri (Mondadori 2021). I vincitori del Premio Amalago, del Premio Speciale Agar Sorbatti e del Premio delle Scuole (una novità di questa edizione) verranno resi noti solo al momento della proclamazione. Sul palco, a fare gli onori di casa, ci sarà il giornalista Roberto Alessi, insieme ai componenti della giuria e agli autori. Seguirà un aperitivo offerto dal Presidente Amalago Massimo Ciaccio. Prenotazione richiesta: info@amalago.it

1943. Dopo l’armistizio dell’8 settembre tra Italia e Alleati, a Hitler serve la disponibilità di Mussolini per governare il Paese per conto dei nazisti. Ma il Duce è tenuto prigioniero in un luogo segreto. Per trovare e liberare il dittatore, il Führer si affida a Otto Skorzeny, un austriaco che ha entusiasticamente aderito alle ss. Negli stessi giorni, nell’isola greca di Kos si consuma un eccidio di ufficiali italiani, dal quale esce miracolosamente vivo il sottotenente Eleuterio Rea. Il giovane comincia a lavorare come agente sotto copertura per gli Alleati, in stretta collaborazione con Ada, una partigiana mossa da un inesauribile desiderio di vendetta. Il destino dei due giovani si incrocia con quello di Skorzeny, ormai celeberrimo per la liberazione di Mussolini, in una serie di operazioni segrete decisive per le sorti del conflitto mondiale. Finita la guerra, Skorzeny, definito dai suoi nemici “l’uomo più pericoloso d’Europa”, riesce a sfuggire alla condanna e a ritagliarsi un ruolo prezioso per gli americani in funzione antisovietica, sviluppando una rete di contatti tra i servizi segreti di più Paesi e, parallelamente, tessendo i fili di una vasta cospirazione. Eleuterio e Ada si mettono sulle sue tracce, scatenando una caccia che li porterà, negli anni, dall’Egitto dell’astro nascente Nasser all’Argentina di Perón, dagli Stati Uniti ossessionati dalla minaccia comunista alla Bolivia dove opera Klaus Barbie, un altro dei nazisti sfuggiti alla giustizia, fino alla Spagna di Franco, finendo risucchiati nel vortice delle tensioni e degli intrighi della Guerra Fredda, prima della resa dei conti finale con l’agente nazista.

La guerra non è faccenda da donne, eppure nel sanguinoso scacchiere dell’Italia del Quattrocento può accadere di tutto, anche che una fanciulla venga addestrata a combattere come un uomo. Il suo nome è Bona Lombardi, ma fra i mercenari della Banda Rossa agli ordini del generale Francesco Sforza tutti la conoscono con il nome di Gabrio. Cuore puro e occhi verdi come pietre di fiume, nel suo sangue scorre la ribellione: contro il destino che spetta alle donne, contro i soprusi degli uomini, contro chi ti attende nell’ombra per strapparti la vita o la dignità. Così, mentre il perverso duca di Milano Filippo Maria Visconti cerca di riportare il proprio dominio con le armi sulle sue terre affidandosi allo Sforza, le imprese di Bona diventano celebri, quanto quelle della quasi contemporanea Giovanna d’Arco. Con la sua astuzia, la guerriera piegherà gli avversari più bellicosi. Con il suo coraggio scenderà nei sotterranei di un oscuro castello della Bretagna, alla ricerca di una preziosa reliquia per conto del re Alfonso d’Aragona, segretamente alleato del Visconti. E con la sua tenacia, Bona difenderà a ogni costo l’amore che la lega a Brunoro di Sanvitale, comandante della Banda Rossa. Attraverso lo sguardo di una guerriera indomita come la Camilla cantata da Virgilio, e ingiustamente dimenticata dalla Storia, Luigi Barnaba Frigoli disegna un affresco avvincente delle trame di potere nell’Italia del XV secolo, teatro di grandi ambizioni e piccole meschinità. Un mondo di guerrieri che celebra unicamente le vittorie degli uomini, nel quale solo uno spirito straordinario come quello di Bona Lombardi può trovare la forza di reclamare il posto che gli spetta.

Muzio Attendolo è un ragazzone alto e robusto, ma anche sveglio e acuto, costretto dal padre, uomo intransigente e violento, a fare il contadino. Nel segreto più assoluto si incontra con Imelda, che è innamorata di lui ma non lo sposerà mai, perché appartiene alla potente famiglia dei Pasolini, nemica capitale degli Attendolo. Una sera, a cena, Muzio percepisce che la tresca con Imelda è giunta alle orecchie del padre e rischia di pagare carissimo la sua imprudenza. Senza pensarci un istante, abbandona la tavola e fugge, arruolandosi come venturiero nelle schiere di Boldrino da Panicale. Quella scelta improvvisa e precipitosa imprimerà alla sua vita una svolta, che, attraverso pericolose vicissitudini, guerre feroci, nemici irriducibili e il grande amore per la popolana Lucia, lo porterà a diventare Muzio Sforza, il temutissimo capitano di ventura conteso e ricercato da tutti i signori d’Italia. Lucia gli darà molti figli, ma il più amato resterà sempre il primogenito Francesco, per il quale il padre sogna un destino ancora più felice e fortunato del suo. Pur non mancando fra loro divergenze e contrasti, padre e figlio si amano e si stimano reciprocamente ma Francesco, grazie anche alle opportunità che ha potuto cogliere nella vita, rivela doti persino maggiori di quelle di Muzio, non solo militari ma anche di lungimiranza, diplomazia, acume politico e fascino personale, che gli consentiranno, attraverso percorsi avventurosi e spesso difficili, di conquistare l’amore appassionato e indomabile di una grande donna e il titolo di duca di Milano, strappandolo all’ambiguo e inquietante Filippo Maria Visconti.

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