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“Lazarus”, l’alieno di David Bowie è Manuel Agnelli

© Fabio Lovino

Dal 18 al 20 maggio alle ore 20.30, nella Sala Teatro del LAC, andrà in scena Lazarus: opera rock che il grande artista britannico David Bowie chiamava semplicemente “teatro musicale”, scritta poco prima della sua scomparsa insieme al drammaturgo irlandese Enda Walsh. La versione italiana, curata da Valter Malosti e coprodotta dal LAC, vede nel ruolo del protagonista uno dei nomi di punta della musica italiana: Manuel Agnelli, cantautore e storico frontman degli Afterhours. Ad affiancarlo la cantautrice vincitrice di X Factor Italia Casadilego e la coreografa e danzatrice Michela Lucenti. Completano il cast undici interpreti e sette musicisti, tra i migliori della scena musicale italiana, che presentano arrangiamenti originali dei brani di David Bowie.

La pièce riprende le vicende del migrante interstellare Thomas Jerome Newton del romanzo L’uomo che cadde sulla terra di Walter Tevis (1963), la cui trasposizione cinematografica, ad opera di Nicolas Roeg (1976), vide il Duca Bianco nei panni del protagonista in una delle sue migliori prove d’attore. Nella versione di Bowie e Walsh l’alieno è ancora sulla Terra, sempre più isolato dal mondo: rinchiuso nel suo appartamento, in preda ai fantasmi della sua psiche che mescola realtà e sogno. Prigioniero di se stesso, l’alieno vive sospeso al confine tra la vita e la morte, un moribondo che non riesce a morire; con la televisione accesa in un flusso continuo, i suoi pensieri sono intrisi del ricordo dell’amore per Mary-Lou, la cameriera conosciuta in un motel del New Mexico. I dialoghi visionari, surreali, neri e poeticamente grotteschi, con personaggi che forse sono proiezioni della mente delirante di Newton, si alternano alle canzoni. Bowie e Walsh hanno costruito una drammaturgia musicale frammentata e affascinante, che lega tra loro i brani scritti appositamente per questa opera rock, tra cui Lazarus, e i più grandi successi dello stesso Bowie, da Heroes Life on Mars? fino a Changes.

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