Musica

L’israeliano Lahav Shani al debutto con la Filarmonica della Scala

Il direttore d’orchestra Lahav Shani. © Marco Borggreve

È atteso lunedì 23 maggio alle ore 20.00 il debutto al Piermarini e sul podio della Filarmonica di Lahav Shani, giovane direttore israeliano cui l’orchestra riserva lo spazio dedicato in ogni stagione alle promesse della nuova generazione. Nella doppia veste di direttore e solista al pianoforte, Shani interpreta il Concerto n. 23 in la maggiore K 488 di Mozart, incorniciato da The Unanswered Question di Charles Ives e dalla Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73 di Johannes Brahms.

A soli 33 anni Lahav Shani ha stretto un legame molto forte con le due orchestre che lo hanno voluto come guida. Tra i pupilli di Daniel Barenboim all’Accademia di Musica Hanns Eisler di Berlino, è il più giovane Direttore Principale nella storia della Rotterdam Philharmonic Orchestra, nominato nel 2016 a soli due mesi dal debutto; e nel 2020 è diventato Direttore Musicale della Israel Philharmonic Orchestra, primo a ricoprire questo ruolo dopo cinquant’anni con Zubin Mehta. Proprio sotto la direzione di Mehta, Shani aveva eseguito come solista al pianoforte il concerto di Čajkovskij, continuando a collaborare con l’orchestra anche come direttore ospite e contrabbassista. Tra le orchestre che dirige regolarmente ci sono Wiener Symphoniker, di cui è stato Direttore Ospite Principale dal 2017 al 2020, Wiener Philharmoniker, Berliner Philharmoniker, Gewandhaus Orchester di Lipsia, London Symphony Orchestra, Boston Symphony Orchestra e Budapest Festival Orchestra.

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