LAC

Michel Gagnon al timone del LAC fino al 2024

Il Consiglio direttivo del LAC, nella seduta dello scorso 18 marzo, ha deciso di rinnovare il contratto del Direttore generale Michel Gagnon per ulteriori due anni (fine agosto 2024), con l’opzione di un’ulteriore stagione (fine agosto 2025).

Arrivato da Montreal nel 2014 – un anno e mezzo prima dell’apertura del centro culturale – a Michel Gagnon era stato chiesto di far partire il LAC, delineandone lo sviluppo. «In questo lasso di tempo il Direttore ha saputo affermare la sua leadership nella definizione del polo culturale, facendo decollare la macchina organizzativa e formando una squadra di validi professionisti, necessari per la crescita e l’affermazione del centro stesso. Un percorso nel quale, in parallelo, è riuscito a portare avanti la sua visione, che si è ulteriormente concretizzata con il rinnovo del mandato di prestazione da parte della città di Lugano nel quadriennio 2020/24, ridefinendo il progetto con l’integrazione di LuganoInScena; integrazione fortemente voluta allo scopo di garantire una gestione più efficiente e valorizzare l’importante investimento della città, che grazie al sodalizio con Carmelo Rifici si è rafforzata e proseguirà negli anni a venire», così si legge nel comunicato stampa diramato oggi, mercoledì 23 marzo.

Il Presidente dell’Ente autonomo Roberto Badaracco ha dichiarato: «Sono lieto che Michel Gagnon abbia accettato di proseguire questo percorso. Michel ha sempre avuto una visione complessiva del polo culturale che gli ha permesso sin dall’inizio di ottenere la fiducia della città ed in seguito anche del Consiglio direttivo. Abile “costruttore di ponti”, ossia delle molteplici relazioni fondanti per il progetto, Michel ha dimostrato di sapere esprimere un’ampia visione capace di posizionare il LAC sulla mappa culturale nazionale ed internazionale. Tutto questo senza dimenticare il territorio, infatti il suo “un LAC per tutti” enunciato all’apertura nel 2015, si è rivelato essere non solo uno slogan estemporaneo, bensì uno dei pilastri di ciò che lui ha sempre definito un progetto culturale e sociale». Il Sindaco di Lugano Michele Foletti ha affermato: «Alla sua bravura come manager culturale con valori e visioni essenziali per lo sviluppo del LAC, e conseguentemente per la crescita e l’attrattività della città di Lugano, si aggiunge una particolare attenzione per il rispetto del mandato e la salute finanziaria del progetto: i bilanci di questi ultimi due anni dimostrano che il LAC ha retto alla crisi, rimanendo in ottime condizioni finanziarie e garantendo un’eccellente sostenibilità economica a medio termine».

Il percorso espresso finora ha dato grandi soddisfazioni, dimostrando la validità dell’idea di trasformare il LAC da luogo di sola accoglienza a luogo di creazione e produzione. «Una visione che ho sempre avuto – ha dichiarato Michel Gagnon – e che sono felice sia stata compresa dalla città e da chi mi ha affiancato. È una delle ragioni per le quali ho accettato di proseguire il mio incarico: finalmente posso lavorare al LAC che avrei voluto, sviluppando progetti che donano valore aggiunto al centro culturale. Colgo l’occasione per ringraziare il Consiglio direttivo per avermi proposto di continuare, il team che riesce a concretizzare le mie visioni e le mie idee, i Partner artistici che mi hanno accompagnato in questo percorso. Desidero ringraziare ogni singola persona, grazie al dialogo e agli input ricevuti da ciascuno di loro la mia visione si è arricchita, garantendo lo sviluppo del progetto».

(D.A.) Bel colpo del Municipio di Lugano e in particolare di Roberto Badaracco, responsabile cultura. Sono riusciti a far desistere Michel Gagnon dal progettato ritiro, assicurando così continuità di livello al LAC. Per primi ci eravamo posti il problema già mesi fa (cfr. L’Osservatore n.48 del 27.11.2021) apprezzando la sostanza e lo stile del suo lavoro. Per ancora due-tre anni non mancheranno.

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