Arte

Mozzini, Forlin e Lurati: tris di mostre al Museo Casa Rusca

Sabato 2 dicembre alle ore 17.00 il Museo Casa Rusca di Locarno apre il suo ricco programma invernale con l’inaugurazione di tre mostre monografiche curate da Noah Stolz e dedicate ad altrettanti artisti contemporanei originari della Svizzera italiana: Aldo Mozzini (*1956), Karim Forlin (*1977) e Lisa Lurati (*1989). I tre artisti, appartenenti a generazioni diverse, sono riconosciuti a livello nazionale tra i più rilevanti rappresentanti dell’arte contemporanea del Ticino: Mozzini è stato insignito dello Swiss Art Award sia nel 2012 sia nel 2019; Forlin è stato selezionato per gli Swiss Art Awards del 2015 e l’anno successivo ha vinto il Premio per le arti visive della Fondazione Dr. René Liechti e il Premio Migros Ticino; Lurati ha esposto a Bienne (Photoforum Pasquart, 2018), Mulhouse (La Filature, 2019), Losanna (Forma Gallery, 2020) e Yverdon-les-Bains (Centre d’art contemporain, 2021), ed ha partecipato a numerose iniziative collettive, tra cui Life Love, Justice alla Kunsthaus Baselland, nel 2020. Le tre mostre monografiche saranno le prime a loro dedicate in un museo della Svizzera italiana.

Aldo Mozzini, Scena I, 2020. Tecnica mista, 110 x 250 e 35x25x70. Proprietà dell’artista. ©FX Brun

Quasi una retrospettiva di Aldo Mozzini, nato a Locarno ma attivo a Zurigo sin dagli anni ’80, ripercorre i quarant’anni di carriera dell’artista, presentando vari aspetti del suo lavoro e proponendosi di collocarlo in una prospettiva storica, ma anche trasversale, tessendo le relazioni esistenti tra i vari periodi di produzione. Ne emerge un notevole lavoro nell’ambito pittorico e in quello grafico e dunque nel campo dei media tradizionali, intimamente connesso alle sculture e installazioni ambientali che corrispondono ancora oggi ai media privilegiati dall’artista. A seguito di una meticolosa ricerca negli archivi, verranno esposte opere realizzate negli scorsi decenni, ma mai presentate al pubblico. Aldo Mozzini, negli anni, ha infatti prodotto migliaia di disegni, dipinti, oggetti, fotografie, sculture e installazioni, muovendosi in modo inquieto tra un modo espressivo e l’altro. Si segnala che il 3 febbraio 2024 verrà presentato il catalogo monografico Aldo Mozzini. Casematte, la cui realizzazione beneficia del riconoscimento e patrocinio da parte della Fondazione Sophie e Karl Binding, nell’ambito dell’impegno operativo Binding Séléction d’Artistes, che mira a sostenere artisti svizzeri impegnati in una importante retrospettiva della loro opera.

Karim Forlin, Something resembling truth, 2018. Cesto in vimini intrecciato, 60 x80 cm. Proprietà dell’artista. ©Noah Stolz

Now… where was I? è il titolo della mostra monografica di Karim Forlin, artista nato a Locarno che vive e lavora a Ginevra da 20 anni, che evoca l’esperienza condivisa di smarrimento (“Dov’ero un attimo fa?”), sia temporale sia fisico, ma anche culturale, tipica del nostro tempo. Questo smarrimento è causato da profondi cambiamenti tecnologici e sociali e da uno stato generale definito come «permacrisi». Karim Forlin è ossessionato dal fenomeno della memoria e la sua connessione con i più disparati aspetti della nostra esistenza. Questo interesse è risvegliato nell’artista da un’esperienza traumatica vissuta in prima persona a seguito di un grave incidente, che ha comportato una sua perdita temporanea della memoria. In mostra si potranno scoprire numerose nuove creazioni appositamente realizzate per Casa Rusca. Alcune di queste sono state prodotte in collaborazione con artigiani locali, utilizzando materiali della tradizione ticinese (principalmente gneis e legno). L’arte di Forlin si caratterizza per un mix eclettico di elementi naturali, materiali minerali, organici e tecniche artigianali, in confronto con l’immaginario high-tech e con un’appropriazione personale del design contemporaneo. È quindi frequente che un oggetto o un materiale dall’apparenza arcaica sia ricoperto da una patina dai colori fluorescenti.

Lisa Lurati, Nero Celeste, 2023. Bronzo patinato, 23 x 18 x 1 cm. Courtesy Galleria Daniele Agostini, Lugano. ©Mattia Angelini

Going back into nothing dell’artista luganese Lisa Lurati presenta una serie di nuove produzioni che attingono dagli immaginari di antiche culture del sud e del centro America, ma i cui archetipi sono parte di un patrimonio immateriale che possiamo considerare globale. Le due installazioni principali portano lo spettatore a immergersi in una rivisitata atmosfera rituale che evoca due delle principali forze della natura, ossia quella generativa della spirale e quella magnetica dello specchio. Il nuovo gruppo di opere prodotte per l’esposizione a Casa Rusca comprende una conturbante video installazione, la prima realizzata dall’artista. Per tessere le trame di un magnetico richiamo alla natura Lisa si è appoggiata al talento del musicista Francesco Fonassi, che ha quindi composto le maliose trame della colonna sonora. Negli ultimi due anni l’artista ha elaborato un percorso in cui esplora tecniche cadute in parziale disuso come la cianotipia e la stampa su stoffa, ma anche la scultura in bronzo e l’incisione. Il suo universo mette in comunicazione macro e microcosmo, ma anche elementi del mondo magico e con il regno dell’inconscio: spesso viene evocata una natura le cui dimensioni sovrastano le capacità di comprensione dell’uomo.

Le opere di Aldo Mozzini e Karim Forlin invaderanno letteralmente l’area del giardino, del cortile e delle balconate del Museo e alcune di esse saranno auto-illuminate, dando luogo a una calorosa scenografia, che cambierà l’atmosfera della corte di Casa Rusca. In questo suggestivo contesto, a partire da gennaio 2024 verrà organizzato un programma di eventi serali nel cortile del Museo. L’iniziativa proporrà un programma ritmato da performance musicali e reading in dialogo con le opere esposte. Tra gli artisti invitati vi saranno Sheldon Suter e Nathalie Peters.

Le tre mostre, al Museo Casa Rusca di Locarno, in Piazza Sant’Antonio 1, sono aperte al pubblico dal 3 dicembre 2023 al 25 febbraio 2024: Ma-Do, ore 10.00-16.30. Ingresso gratuito per le scuole e per i giovani fino ai 18 anni. In occasione del vernissage di sabato 2 dicembre, alla presenza del curatore e degli artisti, si terrà una performance di Barbara Kiener.

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