Cinema

OtherMovie, il Miglior Film è “La Voix des Autres”

La giuria della 13esima edizione di OtherMovie Lugano Film Festival, presieduta dalla regista ticinese Antonella Kurzen, ha decretato i vincitori.

A vincere come miglior film in assoluto è stato La Voix des Autres, della giovane regista francese Fatima Kaci. Il cortometraggio, presentato nella sezione [S]guardo da vicino – dedicato ai corti di respiro internazionale –, è stato selezionato per l’edizione 2023 del Festival di Cannes e ha anche vinto l’ambito premio Lights on Women Award, assegnato nell’ambito della kermesse francese tra i cortometraggi di giovani registe.

Restando in tema cortometraggi, ad aver vinto nella categoria del concorso nazionale OtherSwiss Short è Dentro la luce di Vanja Viktor Kabil Tognola e Jan David Bolt. «Il documentario – valuta la giuria – è un’immersione nel mondo della ricerca quasi maniacale di un giovane studente in filosofia. La sua ricerca porta lo spettatore a interrogarsi su come i propri ricordi cambiano con il tempo e la propria percezione».

Il premio per la miglior regia, assegnato a un film della categoria [S]guardo da vicino, è andato alla produzione irlandese-ucraiana di Tom Hopkins e Kateryna Paida, Berdyans’k. La pellicola affronta con destrezza la quotidianità di un Paese in guerra, nel quale la giovane protagonista si rifugia in una zona neutrale, una realtà parallela.

Hanno ricevuto delle menzioni speciali l’iraniano Split Ends di Alireza Kazemipour – per il tema affrontato: il ruolo della donna in Iran – e l’italiano Prove d’amore di Denis Nazzari, con Alessandro Haber e le musiche del maestro Nicola Piovani.

Infine, per la sezione L’incontro – competizione internazionale per lungometraggi – il riconoscimento per il miglior film è stato attribuito al francese Pierre Pinoncelli, The Artist Who Cut Off His Finger di Virgile Novarina. Nella stessa categoria, una menzione speciale è stata attribuita al film 100 Preludi della regista italiana Alessandra Pescetta, per «l’eleganza con la quale ha saputo – assieme ai protagonisti Erica Piccotti e Giovanni Calcagno – raccontare una storia a tratti ruvida e sconfortante, in un contesto pressoché incantato, contrapponendo al silenzio delle pause attimi di genuina emozione».

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