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“Partorire il cielo”, la quarta edizione di Cima Norma Art Festival

Laura di Corcia, poeta e giornalista culturale, inaugurerà Cima Norma Art Festival 2023. © Stefano Spinelli

Anche quest’anno l’estate bleniese torna ad essere animata dai numerosi eventi che compongono il programma di Cima Norma Art Festival, manifestazione multidisciplinare che torna per la quarta edizione, dal 24 giugno al 3 settembre, negli spazi della Fondazione La Fabbrica del Cioccolato a Torre e presso il Castello di Serravalle.

Il titolo scelto per l’edizione di quest’anno, Partorire il cielo, trae spunto dall’antica mitologia greca, tra i cui racconti vi è anche quello che narra come sia stata Gea (dea della terra) a partorire Urano (dio del cielo). «Se la storia ha visto il prevalere del celeste sul terreno e quindi, attraverso il patriarcato, del maschile sul femminile, le crisi che minacciano sempre più il nostro tempo sembrano indicare l’assoluta necessità di abbandonare il modello patriarcale di un tardo capitalismo che depreda la “terra madre” di tutte le sue risorse per sacrificarle sull’altare di una crescita che si vorrebbe senza fine», si legge nella presentazione. «Il riferimento a questa narrazione mitologica», si precisa ancora, «vuole alludere alla responsabilità di cui dobbiamo farci carico e alle azioni che dobbiamo intraprendere se vogliamo che le trasformazioni a cui abbiamo sottoposto il nostro ambiente e in particolare l’atmosfera non siano irreversibili e allo stesso tempo alla necessità di instaurare un rapporto nuovo con le altre specie che condividono con noi il pianeta».

Il cuore della manifestazione è costituito, come da tradizione, da una mostra allestita negli ampi spazi della Fondazione la Fabbrica del Cioccolato. Al centro dell’esposizione le opere di alcune artiste che indagano, in maniera diversa, la metafora della “maternità” nella realtà contemporanea, con particolare attenzione alle tematiche ambientali e alle riflessioni di genere. Tra le artiste invitate figurano le artiste svizzere Pipilotti Rist, Zilla Leutenegger, Isabelle Krieg, Vanessa Billy e Valentina Pini, oltre all’artista olandese Melanie Bonajo. La mostra è visitabile dal 24 giugno al 3 settembre, da giovedì a domenica, dalle ore 10 alle 18. In occasione degli eventi serali l’orario d’apertura è prolungato fino alle 23.

Sabato 24 giugno, giorno di apertura del festival e di inaugurazione della mostra, si susseguiranno tre eventi, tra musica e letteratura. Laura Di Corcia, una delle giovani voci femminili della poesia ticinese, presenterà, accompagnata al violoncello Zeno Gabaglio, le sue poesie, nelle quali affiorano da un lato le tematiche dell’identità femminile e dall’altro la necessità di ripensare il nostro rapporto con il mondo e con le altre specie che lo popolano (ore 18.00). Prenderà poi avvio la programmazione musicale che include quest’anno i concerti dell’arpista ticinese Kety Fusco (ore 21.00) e della musicista e compositrice ginevrina Béatrice Graf (ore 22.30), i cui testi sono spesso improntati da tematiche legate all’identità femminile ed ecologiche.

La musicista Kety Fusco. © Sebastiano Piattini

Venerdì 7 luglio è invece previsto un incontro con Sara Rossi Guidicelli (ore 20.00), autrice che ha recentemente pubblicato presso l’Istituto Editoriale Ticinese Voi che avete visto il mare. La mia famiglia, il Sessantotto e altri ideali. Un libro che nasce in seguito alla malattia della madre come tentativo di riscoprire le esperienze che hanno caratterizzato la vita della propria famiglia in un momento, la seconda metà degli anni Sessanta, in cui il modo di vivere, l’identità di genere, la maternità e il rapporto tra genitori e figli è profondamente mutato. Partendo dalla lettura di alcuni brani del suo libro, l’autrice dialogherà con Delta Geiler Caroli, la quale, oltre ad aver vissuto l’esperienza del Sessantotto in prima persona, da anni si occupa di parto naturale, essendo tra l’altro una delle fondatrici dell’associazione Nascere bene. Sabato 8 luglio sarà invece la volta di Emilie Zoé (ore 21.00), che presenterà il suo recente album Hello future me.

Sabato 12 agosto al Castello di Serravalle sarà poi di scena la losannese Billie Bird (ore 21.00) che presenterà il suo primo disco intitolato Incendies e ispirato alla figura della madre dell’artista recentemente scomparsa. Seguono infine due appuntamenti teatrali. Il primo, domenica 13 agosto, al Castello di Serravalle, è lo spettacolo Genealogie Caprine di Piera Gianotti (ore 20.30), che narra dei legami famigliari e personali che esistono, si creano e si disfano all’interno di un gregge di capre. Il secondo è Archivo Madre della regista e scrittrice argentina residente a Berlino Lola Arias (ore 20.00), lettura-performance che vede in scena cinque donne migranti di lingua spagnola che raccontano il loro rapporto con la maternità. Lo spettacolo, che chiude il festival, è diviso in due parti e verrà presentato sull’arco di due serate, il 1° e 2 settembre.

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