Piccoli e grandi mondi al 25° Festival di narrazione di Arzo

“Bestiarium” di Annina Mosimann. ©Yoshiko Kusano
Il Festival internazionale di narrazione di Arzo festeggia il suo 25° anniversario dal 21 al 24 agosto 2025 con l’edizione intitolata Mondi che ci attraversano: un invito a «lasciare il proprio baricentro e farsi attraversare da storie e memorie piccole, grandi, individuali e collettive».
Anche quest’anno alcuni dei mondi in scena al festival sono quelli dei margini, delle zone di confine, degli spazi in ombra. Vorrei una voce (21-22.08 ore 21.30), lo spettacolo che segna la prima presenza di Tindaro Granata al festival, nasce dall’esperienza dell’artista nella Casa Circondariale di Messina. Il lavoro intreccia il racconto autobiografico dell’autore con l’esperienza condivisa nel laboratorio teatrale carcerario con le detenute: al centro, le canzoni di Mina cantate in playback, una forma di libertà espressiva che ha permesso a donne private della libertà di riscoprire la propria voce interiore. Per la recensione dello spettacolo, a cura di Nicoletta Barazzoni, v. Voci del silenzio e sogni mai sognati.
Nicola Borghesi di Kepler-452 con La Zona blu. Una lettura di appunti dai confini dell’Europa (22-23.08 ore 21.30) porta ad Arzo gli appunti scritti a bordo della Sea-Watch 5, durante una missione di soccorso nel Mediterraneo centrale, in una lettura scenica accompagnata da immagini originali girate sulla nave. Da un lungo lavoro di ricerca sul campo in Bosnia Erzegovina nasce invece A volo d’angelo (21.08 ore 19.00) di Federica Cottini, con Michelangelo Canzi. La ricerca dei due giovani artisti, per la prima volta al Festival, racconta la figura di una guida turistica realmente incontrata, che trasforma il proprio passato in merce da vendere ai turisti, e intreccia ricordi personali, storie raccolte a Mostar, Sarajevo, Srebrenica e riflessioni sul senso della memoria.
Alcune cose da mettere in ordine (24.08 ore 20.30) di Rubidori Manshaft e Angela Dematté, con Roberta Bosetti, è un racconto che nasce dall’esperienza diretta nelle case di cura per anziani. È la storia di una donna oltre la soglia dei sessant’anni che si interroga sul tempo, sulla perdita, sulla cura e sulla memoria. Un altro viaggio nel tempo, tra passato e presente, dove il corpo diventa archivio vivente, capace di evocare ricordi anche nello spettatore è quello de Gli anni (24.08 ore 18.30) di Marco D’Agostin con Marta Ciappina, una produzione VAN.
Se il teatro è incontro, i mondi si possono anche attraversare insieme. Slow motion (23.08 ore 18.30) è l’esito di un laboratorio di teatro partecipato, prodotto dal Festival con la regia di Magali Tosato, che nasce dall’incontro di un gruppo di persone che vive in Ticino, alcune con un passato migratorio, altre residenti da sempre, che si ritrova, si conosce e crea uno spettacolo inedito, profondamente umano.
Uno sguardo complesso sul presente è restituito sia da Un live Podcast (21.08 ore 20.30) del collettivo italo-svizzero under 35 Divano Project, che porta in scena quattro giovani podcaster alle prese con la tensione tra verità e spettacolarizzazione, sia da Siamo tutti in pericolo (22-23.08 ore 18.30) di e con Claudia Caldarano e Sandro Pivotti che, ispirandosi al titolo dell’ultima intervista rilasciata da Pasolini, interroga l’epoca presente attraverso il prisma della perdita, del senso di colpa, della paralisi e della resistenza.
Una riflessione caustica sul modo di contenere e monetizzare la rabbia, in una società che vuole docili e disinnescati, mentre fuori tutto resta com’è, è Fury room (23.08 ore 21.30), di e con Fanny Krähenbühl, mentre in HER. Le due facce della fragilità (24.08 ore 20.30), di e con Naya Dedemailan, si esplora il complesso tema del suicidio giovanile in un monologo che è esito di un progetto di ricerca dell’autrice, con cui ha raccolto testimonianze di adolescenti, genitori, adulti e professionisti.
Spettacoli per bambini
Uno spazio importante nella programmazione è dedicato anche al pubblico più giovane, a partire dalle proposte per i piccolissimi come Onde (22-23.08 ore 18.30), da un’idea della Compagnia Teatrale Petra, ispirato al lavoro dell’illustratrice coreana Suzy Lee, che racconta l’incontro di una bambina con il mare, ad ABC D’Emozioni (23.08 ore 20.15, 24.08 ore 18.30), una produzione Compagnia Melarancio – Dispari Teatro in cui una danzatrice e un musicista sperimentano e mostrano le emozioni diverse che nascono dal loro incontro/scontro. Il primo spettacolo è per bambini dagli 0 ai 3 anni, il secondo dai 3 ai 6 anni.
Accanto ai lavori per i piccolissimi, il ventaglio di proposte per le bambine e i bambini del festival è vario e articolato. La difficoltà ad esprimere le proprie emozioni e il coraggio di parlare è raccontato da Marta Zotti in Ida e la bambina nuova (23.08 ore 20.15, 24.08 ore 18.30); l’importanza di superare la diffidenza e abbracciare le differenze e le avventure della vita con cuore aperto e occhi curiosi dalla Compagnia Arione de Falco in Le rocambolesche avventure dell’orso Nicola, del ragnetto Eugenio e del moscerino che voleva vedere il mondo e che rese tutti felici (22-23 agosto ore 20.15); l’amicizia, la crescita e il legame profondo tra gli esseri umani e la natura da Luigi D’Elia in La grande foresta (22.08 ore 20.15, 23.08 ore 18.30); la capacità di rivelare la magia nascosta nel quotidiano, tramite creature dimenticate da Annina Mosimann in Bestiarium (22-23.08 ore 18.30); v. la recensione dello spettacolo, a cura di Manuela Camponovo. Non possono mancare infine i Confabula, in scena con due lavori: I tre capelli d’oro del diavolo (22.08 ore 18.30) e Christine e Hans Andersen (24.08 ore 18.30).
Incontri e Concerti
Anche quest’anno uno spazio importante è quello riservato agli incontri con il pubblico, in una Corte dei Miracoli che diventa itinerante. Michelangelo Canzi, interprete di A volo d’angelo (21.08 ore 20.00), la regista Magali Tosato e gli attori di Slow Motion (23.08 ore 19.30) si fermeranno a dialogare con il pubblico al termine dei loro spettacoli. Naya Dedemailan (24.08 ore 18.30) accompagnerà gli spettatori alla sua pièce, HER. Le due facce della fragilità, in un incontro che lo anticipa, mentre Tindaro Granata e Nicola Borghesi (22.08 ore 18.30) rifletteranno insieme sulla ricerca umana e artistica da cui sono nati i due lavori in scena al festival: Vorrei una voce e La Zona Blu. Per festeggiare il 25° compleanno non mancherà la musica: Dom Lampa (23.08 ore 23.00), accompagnato dal gruppo Lampa Sexta Feira e dal fisarmonicista Goran Rango, è pronto a dar vita a un live travolgente, dove le sonorità moderne si intrecciano con ritmi tradizionali, improvvisazione e una straordinaria energia collettiva.
Informazioni
Biglietti e abbonamenti in vendita sul sito www.festivaldinarrazione.ch. L’acquisto di un biglietto o abbonamento online consente l’accesso gratuito ai mezzi pubblici per tutto il Ticino. Con il pass AG cultura entrata gratuita a tutti gli spettacoli.
